Il governo del presidente siriano Bashar al-Assad ha accettato l’accordo sul cessate il fuoco raggiunto tra Stati Uniti e Russia che dovrebbe entrare in vigore alla mezzanotte di sabato, ora locale. Lo rende noto l’agenzia di stampa ufficiale Sana citando una fonte del ministero degli Esteri di Damasco.
(thedailybeast.com)
Accordo per il cessate il fuoco in Siria tra Stati Uniti e Russia. L’accordo esclude i raid contro il sedicente Stato Islamico (Is) e altri gruppi riconosciuti come “terroristi” dal Consiglio di sicurezza Onu, compresi i raid aerei della coalizione militare a guida Usa e dei caccia russi. Anche le autorità siriane, come spiega la Sana, hanno sottolineato la necessità di escludere da questo accordo i gruppi “terroristi”, compreso l’Is e il Fronte al-Nusra legato ad al-Qaeda, insistendo sulla necessità di combatterli.
Disponibilità da Damasco. Il ministero degli Esteri siriano ha poi aggiunto che, per rispettare l’entrata in vigore del cessate il fuoco sabato, il governo di Damasco ribadisce la sua disponibilità a continuare a collaborare con la Russia per individuare le zone e i gruppi armati da inserire nell’accordo. La fonte citata dall’agenzia Sana ha poi notato che il governo siriano sottolinea la necessità di controllare i confini, fermare i rifornimenti che alcuni Paesi inviano ai gruppi armati ed evitare che questi possano rafforzarsi o cambiare le proprie posizioni in modo che nulla possa mettere a rischio l’accordo sul cessate il fuoco.
Le precisazioni del governo siriano. Il governo siriano ha poi precisato che le proprie forze armate hanno il diritto di rispondere a qualsiasi violazione dell’accordo commessa da gruppi armati contro i cittadini siriani o gli stessi militari. Il ministero degli Esteri siriano conclude affermando che l’accettazione dell’accordo da parte del governo di Damasco dimostra la volontà di mettere fine alle ostilità, di ripristinare la sicurezza e la stabilità del Paese nel rispetto della volontà del popolo siriano e dell’integrità territoriale della Siria, per la quale si sono sacrificati civili e militari. (ADNKRONOS)