ACEO: il limite fecondo

Da Lettera Psy

Poco, pochissimo tempo per il web. E tante, tantissime cose da fare prima che arrivi il Natale.

Nessuna voglia di scrivere negli ultimi due mesi (…mutismo insolito per me!). E valanghe di pensieri a cui trovare un senso, una collocazione, un’espressione… ma non per iscritto.

Ed è così che il blog è qui da ottobre ad aspettare il mio ritorno, mentre io me ne sono stata zitta zitta a dialogare con la carta e le matite, dedicandomi prevalentemente al disegno.

Un sano, catartico esercizio di espressione muta che sgombra la mente dai ragionamenti stantii e introduce ossigeno per il respiro delle immagini. Il tutto messo in moto da una felicissima segnalazione di Marzia (non finirò mai di ringraziarti! ;-*) che, condividendo questo link, mi ha fatto scoprire qualcosa che non conoscevo: le ACEO.

E cosa saranno mai queste ACEO?

L’acronimo sta per Art Card Editions and Originals ed indica delle piccole cartoline artistiche (di appena 6,4 x 8,9 cm di dimensione) di tradizione anglosassone: a quanto pare, in occasione di festività e ricorrenze, in Inghilterra, parenti ed amici hanno l'abitudine di regalarsele in segno di affetto, mentre gli appassionati amano collezionarle. Possono essere realizzate su supporti di spessore variabile e con le più differenti tecniche (non solo disegno e pittura, ma anche collage, scrap, stampa digitale, etc.); possono essere pezzi unici o riproduzioni stampate di un originale.

La tentazione era troppo forte per non cedervi: irresistibile, soprattutto, l’idea di disegnare all’interno di uno spazio così ridotto. Per quanto sembri paradossale, è proprio il LIMITE a rendere (per me) la creazione possibile: l’immaginazione costretta-contenuta-confinata è l’unica in grado di esprimersi, perchè l’infinito la disorienterebbe fino a farla tacere. Il limite, invece, la conduce verso un’unica direzione, contenendola nel suo abbraccio desiderato e soffocante allo stesso tempo.

Ok… ora la smetto di divagare! ^__^ E vi mostro qui sotto le mie prime ACEO (già note, in verità, a chi mi segue su Facebook):

…soffioni, violette, tiphe e tulipani! Ed ultimi, in ordine di tempo (oltre che inediti), i bucaneve su sfondo azzurro che vedete ad inizio post. Insomma, non rinuncio al tema floreale delle Impronteche voglio ampliare e perfezionare con nuovi dettagli, pur mantenendo la semplicità delle forme. I disegni originali sono in bianco e nero; il colore sopraggiunge solo al momento della stampa su cartoncino, perciò - su richiesta - è possibile abbinare sfondi diversi ad uno stesso schizzo.

Questa serie di ACEO è in progress: nuovi pezzi si aggiungeranno con il tempo e con l’ispirazione giusta. Mi sarebbe piaciuto arrivare a dodici esemplari prima della fine dell’anno per trasformarli poi in un calendario mensile, ma ormai sono certa di non fare in tempo… :-( Mi appunterò l’idea per il 2013!

Sono davvero entusiasta di questa nuova scoperta: e voi cosa ne pensate?

E se le ACEO vi hanno conquistati, vi consiglio allora di dare un’occhiata anche a quelle realizzate da Marzia con gli acquerelli: sono bellissime, delicate e teneramente “bambine”… non trovate? Io le adoro!

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