Il raspo, o rachide, è l’asse centrale del grappolo, ramificato in racimoli e quindi in pedicelli, che portano i fiori ed in seguito i frutti, gli acini.
Le ricerche scientifiche hanno evidenziato che l’assunzione di vino rosso in moderata quantità comporta una migliore stabilità del plasma, una diminuita aggregazione piastrinica, una calo dell’LDL (lipoproteine a bassa densità) e un corrispondente aumento dell’HDL (lipoproteine ad alta densità), grazie alla presenza di sostanze appartenenti ai polifenoli comprendenti i flavonoidi, che attuano una efficace protezione contro il fenomeno dell’ossidazione.
La capacità dei polifenoli di inibire l’ossidazione delle LDL è in funzione del loro contenuto di catechina, acido gallico, miricetina, quercitina, acido caffeico. Queste proprietà, dimostrate per la verità principalmente in vitro, vengono spesso utilizzate per dare supporto scientifico al cosiddetto paradosso francese, ovvero il fenomeno per il quale in Francia, nonostante il consumo relativamente alto di alimenti ricchi di acidi grassi saturi, la mortalità per malattie cardiovascolari è relativamente bassa.
Ingredienti per 4 persone:
2 grappoli d’uva
500 g di zucchero
1/2 cucchiaino di cremortartaro
Procedimento:
Con le forbici a punte sottili staccate gli acini dal grappolo lasciando però attaccato un pezzetto di peduncolo. L’uva dovrà essere di qualità ad acini grossi, a buccia sostenuta e senza semi. Lavatela bene e stendetela su di un canovaccio, all’aria perché asciughi.
Riunite in una pentola un bicchiere di acqua, lo zucchero e il cremortartaro e lasciate bollire a fuoco bassissimo fino ad avere uno sciroppo che, versato su un piatto, non si dividerà a palline.
Toglietelo ancora dal fuoco e immergetevi uno alla volta, gli acini, a ognuno dei quali, nel frattempo avrete provveduto a infilzare uno stuzzicadenti dalla parte del piccolo. Mettete ad asciugare su un piattino appena unto d’olio facendo in modo che non si tocchino.