Si è conclusa la prima giornata di AFC Champions League per quanto riguarda la East Zone, ecco i match che si sono giocati mercoledì 24 febbraio. Risultati negativi per le squadre cinesi, con il Guangzhou che trova un pareggio a reti bianche in casa, mente il debuttante Shanghai Sipg cade in Australia
Clicca qui per i risultati di martedì 23 febbraio: East Zone - West Zone
GRUPPO G Melbourne Victory-Shanghai Sipg 2-1 (31′ Ingham, 52′ Wu Lei, 78′ Berisha)Esordio amaro per la compagine di Shanghai al suo esordio assoluto nella fase a gironi della AFC Champions League. Gli uomini di Eriksson incappano in una brutta sconfitta in Australia sul campo del Melbourne Victory. L'allenatore svedese anche se in trasferta, schiera una formazione super offensiva, con Asamoah Gyan in attacco e una linea di trequartisti composta da Elkeson, Conca e il micidiale Wu Lei. I padroni di casa sbloccano le marcature al 31′ con Ingham, il centrocampista viene lanciato in profondità su una ripartenza, con il Sipg totalmente sbilanciato in avanti. Ingham rientra sul destro sbarazzandosi della marcatura di Fu e trafigge il portiere.
Il portiere degli australiani, Vukuvic, si rende protagonista di strepitosi interventi, come quello alla fine del primo tempo sulla bomba dalla distanza di Gyan.
Il pareggio del Sipg nasce dai piedi di Elkeson, il brasiliano conduce la sfera sulla sinistra e lascia partire un cross sul secondo palo, dove è piazzato Wu Lei che deve solo appoggiare in rete.
Il cambio di Eriksson si rivela fatale, fuori un ancora opaco Gyan al posto di Wenjun Lu, ma sarà proprio il nuovo attaccante a commettere un ingenuo fallo da rigore (dubbi sulla posizione, l'intervento sembra iniziare fuori dall'area). Il tiro dagli undici metri è firmato da Berisha al 73′ che va a sancire la vittoria per gli australiani.
Da questa partita emergono le problematiche del nuovo Shanghai, decisamente sbilanciato in avanti, manca di equilibrio, inoltre i grandi talenti in attacco devono ancora trovare la giusta intesa, con il solo Wu Lei che ha dimostrato di essere già in forma smagliante. Inoltre permangono ancora i gravi problemi difensivi riscontrati nella scorsa stagione, con il risultato di 2-1 che tutto sommato va stretto al Melbourne per le occasioni create. E' necessario invertire rotta, già a partire dalla seconda giornata.
Si chiude a reti inviolate il secondo match fra coreane e giapponesi in questa prima giornata. Ieri il Jeonbuk ha sconfitto in casa il Tokyo, ma questa volta, sempre in Corea del Sud, il Suwon non è riuscito a prevalere sul Gamba Osaka, semifinalista della scorsa edizione di Champions.
Una partita combattuta ad armi pari, nella quale nessuna delle due squadre è riuscita a prevalere, si tratta del terzo pareggio in scontri diretti fra le due compagini, anche nel corso della prima giornata del 2010 Suwon e Gamba Osaka hanno pareggiato per 0-0.
Entrambe le squadre hanno peccato in fase realizzativa, l'occasione migliore l'hanno costruita i giapponesi nel corso del primi tempo con il palo centrato da Patric.
C'è da chiedersi il perché di certe scelte, quasi scellerato lo schieramento attuato da Felipe Scolari, un 3-5-2 che desta più di qualche perplessità. L'allenatore brasiliano ha affidato la mediana a Zheng Zhi, con Paulinho e Zheng Long a fare da mezz'ali, in avanti la coppia formata da Jakson Martinez e Goulart.
Un modulo che ha creato notevoli difficoltà nella creazione del gioco, anche a causa dell'assenza di Huang Bowen dall'undici iniziale. Nel corso del primo tempo il Guangzhou si mostra molle, incapace di scalfire la difesa coreana. La partita si adagia su ritmi statici, con i coreani che tentano qualche fiammata in velocità senza trovare spazi utili alla creazione del loro gioco.
Nel secondo tempo Scolari, accortosi del madornale errore, rimescola le carte in tavola e passa al 4-2-3-1, con l'ingresso di Yu Hanchao al posto di Rong Hao, ma anche questa mossa non è sufficiente per dare una svolta alla partita, il Guangzhou riesce ad alzare il proprio baricentro e a rendersi più propositivo in avanti, ma la squadra del Canton ha evidenziato al momento uno scarso stato di forma e un gioco che fa ancora molta fatica a decollare.
Le occasioni migliori le ha create il Guangzhou nel secondo tempo, con Goulart che sfrutta una sponda di Zheng Long e va al tiro al volo, una conclusione violentissima parata dal portiere coreano con un grande istinto. Dopo pochi minuti è ancora l'estremo difensore del Pohang Steelers a rendersi protagonista di un salvataggio a tu per tu con Jackson Martinez che temporeggia troppo nel tentativo di effettuare un pallonetto.
L'unica vittoria per le giapponesi arriva per mano dell'Urawa Red Diamond, che di fronte uno stadio gremito batte senza troppe difficoltà il Sidney. Partita caratterizzata dalle sviste difensive, già a partire dal primo gol che scaturisce dal cross di Sekine, la traiettoria è deviata dal terzino e la sfera sarebbe preda facilissima per il centrale Jurman, ma questi si fa sorprendere alle spalle da Muto che va a gonfiare la rete.
L'Urawa rischia di vanificare il vantaggio con la colossale svista di Abe, il centrocampista riceve un passaggio dal portiere, ma pressato, gioca la palla in verticale per un difensore, Hoole intercetta la sfera ma spreca tutto calciando a lato.
La difesa del Sidney non si rivela all'altezza di questa competizione, commettendo errori a ripetizione, come quello che causa il rigore nel corso del secondo tempo, con il mancato intervento di Abbass sulla sfera che costringe il portiere a uscire a frana su Aoki. Il subentrato Koroki si incarica della battuta del rigore e con la trasformazione sancisce la netta vittoria dei giapponesi.
ACL2016, East Zone: Guangzhou a reti bianche, il Sipg frantumato in Australia, dominio Urawa sul Sidney ultima modifica: da