Se il sapore o l’odore dell’acqua che esce dai vostri rubinetti di casa non vi convince consultate l’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente: potrebbe esserci dell’arsenico. E i rischi per la vostra salute potrebbero essere elevati.
Come riporta il Sole 24 Ore, la “Valutazione epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da arsenico nelle acque potabili nelle popolazioni residenti nei comuni del Lazio” ha mostrato che nella regione ci sono bene 91 Comuni a rischio, di cui 60 in provincia di Viterbo, 22 in provincia di Roma e 9 in provincia di Latina.
Un’acqua con livelli di arsenico elevati vuol dire rischi di tumori, in particolare alla vescica e al polmone, diabete, infertilità e malattie cardiovascolari, con aumento anche del rischio di infarto e ipertensione. Nei bambini, poi, elevati livelli di arsenico nell’acqua possono causare disturbi del comportamento come la sindrome da deficit di attenzione e persino autismo.
I livelli massimi sono di 20 microgrammi per litro: oltre questa soglia la mortalità aumenta del 10%. Livelli tra i 10 e i 20 microgrammi per litro sono considerati tollerabili dalle autorità italiane, anche se l’Unione Europea da tempo chiede che i livelli massimi non superino i 10 microgrammi per litro.