Questo binomio a volte fa impazzire le mamme.
Ieri pomeriggio ero seduta a leggere in giardino e dai vicini il piccolo N. di 4 anni attirato dal suono magico dell’acqua, che sgorgava dal tubo che bagnava i fiori, non ha saputo restistere…
Senza farsi vedere dalla mamma, è uscito e in poco meno di un minuto era bagnato dalla testa ai piedi.
Questo episodio mi ha fatto pensare ad un nuovo argomento su cui scrivere.
L’acqua e i bambini.
Chi si ricorda come era quando eravamo piccoli e anche noi ci divertivamo un sacco a giocare con l’acqua? Io ricordo molto bene quei pomeriggi in cortile con gli altri bambini. Ricordo gli avvertimenti delle mamme “Non ti bagnare!” e un grido mentre si correva verso l’acqua “No!”, ma la verità era un’altra e lo sapevamo tutti, noi bambini e le mamme.
Per i bambini di oggi, non credo che le cose siano cambiate. Il bambino subisce il fascino dell’acqua e anche il divieto, come in molte altre cose, provoca la reazione di volere ancora più fortemente una cosa.
Di giochi da fare con l’acqua ce ne sono tantissimi. Al nido, dove c’è il giardino, durante le belle giornate si gioca con l’acqua e nei nidi più attrezzati verso la fine di maggio e i primi di giugno si montano le piscinette, si chiedono i costumini ai genitori e via un bel tuffo!
Ricordo l’attività di travasi con l’acqua fatta per la prima volta. Avevo dato mezzo bicchiere di acqua ad ogni bambino. Questo è quello che è successo in parole povere: mezzo bicchiere d’acqua x mezzo secondo = bambini completamente bagnati!
Una volta ho detto ai bambini “Fate attenzione a non far cadere l’acqua per terra perché poi si scivola!”, parole dette al vento, in un nano secondo il pavimento era fradicio e i bambini anche. Allora ho pensato, l’attività la faccio in bagno. Preparavo dei tappeti vicino ai lavandini, spogliavo i bambini in modo che non si bagnassero i vestiti e via, fate come volete! Quando avevo il gruppo dei bambini grandi, proponevo di portare in bagno le bambole e di fargli il bagno, alcune volte riempivo dei secchielli con le palline della piscina e facevo giocare i bambini. Alcune volte lavavamo i vestitini delle bambole o recuperavo degli stracci e li lasciavo ai bambini. Credo comunque che anche se non gli avessi dato nulla, avrebbero giocato ugualmente senza annoiarsi. Anzi era difficile farli smettere di giocare.
Ricordo che ho proposto ai bambini di prendere le bacinelle, di riempirle di acqua e di provare a metterci dentro la carta velina colorata, per vedere cosa succedeva. I bambini sono rimasti a bocca aperta quando la carta si è sciolta e l’acqua si è colorata tutta.
Le attività con l’acqua sono sempre molto divertenti. Soprattutto quando le giornate iniziano ad essere calde.