Acqua: ecco perche' e' cosi' importante non sprecarla

Creato il 09 maggio 2011 da Howtobegreen

Acqua, dallo spreco al riciclo e riutilizzo. Quello dell’acqua sta diventando un problema serio. Un rapporto della Protezione Civile relativo al 2007, indica che le precipitazioni in autunno ed inverno sono state inferiori alla media tra il 20 ed il 40 percento, e che la neve in media ricopra sempre meno percentuali di territorio ad ogni stagione invernale.
Gli effetti meteorologici allarmanti che stanno interessando anche il nostro paese, mostrano che le previsioni dell’arrivo di importanti cambiamenti climatici, avversate o minimizzate in passato, stanno invece, purtroppo, cominciando a manifestarsi con preoccupante puntualità. Abbiamo trattato l’acqua come se tale risorsa come fosse illimitata e gratuita. Oggi ci accorgiamo che le falde acquifere non sono inesauribili, ad esempio clamoroso lo si ha dal prelievo dell’acqua dai pozzi artesiani, in continuo calo.
Prima di tutto l’acqua mantiene il ciclo naturale necessario alla nostra vita. L’acqua è necessaria per mantenere in vita le piante, che con l’aiuto dell’energia solare, trasformano l’acqua e la CO2. Con questo processo, la fotosintesi, si crea l’ossigeno, essenziale per la vita, che tutti, uomini, piante e animali, respirano, ed utilizzano per il proprio metabolismo, che non è che un altro ciclo dell’acqua, questa volta biologico, senza il quale la vita è impensabile.
Ma la pioggia non serve solo a questo. L’acqua delle nuvole è l’acqua più pura che ci sia. Ma quando cade sulla terra sotto forma di pioggia, neve o altro, l’acqua piovana pulisce l’atmosfera da tutto quello che vi è presente: un litro di pioggia può pulire più di 300.000 litri d’aria. Le precipitazioni si arricchiscono con i gas di scarico che l’uomo disperde nell’aria, e questi, insieme ad altri inquinanti, rendono acida la pioggia. Tutte le sostanze inquinanti dovrebbero essere eliminate alla fonte, perchè una volta che le precipitazioni abbiano contaminato l’acqua e il suolo, l’intervento di depurazione è molto più difficile.
Va inoltre considerato quanta acqua sia necessaria per la preparazione dei beni di consumo. Nessun prodotto può essere fabbricato senza acqua:
- per un litro di birra servono 15 litri d’acqua
- per 1 kg di carta fino a 100 litri d’acqua
- per 1 kg di plastica fino a 500 litri
L’Italia è ai primi posti tra i paesi europei con riferimento alla domanda complessiva di acqua. Rispetto ad una media dei paesi dell’UE di 604 metri cubi per abitante all’anno, il nostro Paese registra un valore stimato intorno ai 908 metri cubi per abitante all’anno. Più di noi solo l’Olanda.
L’acqua è preziosa, ed inizia davvero a scarseggiare.
Per modificare questa situazione saranno necessari dei cambiamenti, a livello politico-economico, sul modo di intendere lo sviluppo e sulle ricadute di quest’ultimo sull’equilibrio ecologico del pianeta. Dal punto di vista pratico, invece, servono invece immediate risposte su come affrontare le emergenze dell’oggi e dell’immediato futuro.
Da qualche anno a questa parte in molte zone di Italia la sensibilità sulle problematiche legate all’inquinamento del suolo e delle acque è aumentata. Così nei nuovi quartieri si realizzano reti fognarie separate: acque bianche (piovane), acque nere (scarichi dei bagni) e grigie (scarichi delle cucine) anche se spesso viene poi tutto convogliato nelle vecchie reti fognarie di acque miste. La normativa dei comuni comincia ad essere più attenta e dettagliata. Le Asl effettuano controlli maggiori. Per gli interventi sparsi sul territorio, non collegabili alla pubblica fognatura, viene sempre più spesso indicato come sistema di depurazione la fitodepurazione piuttosto che la vecchia fossa Imhoff (insufficiente nel trattamento delle acque) o impianti a ossidazione totale (fanghi attivi che però trascinano con sé difficoltà gestionali).
Tratto da risanamentoenergetico.it

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