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Acqua, la privatizzazione parziale avanza a colpi di equivoci

Creato il 27 novembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Clamoroso in consiglio provinciale: la società mista per la gestione del servizio idrico integrato ha fatto un altro passo aventi, ancora una volta nel segno dell’ambiguità. Infatti è stato approvato a maggioranza, con il voto favorevole anche di Biondi e l’astensione del Pd e di Giuseppe Torchio, lo statuto dell’azienda speciale Ato. Nel testo c’è un preciso riferimento alla delibera del 27 marzo del 2012, che prevede la società mista. L’ordine del giorno passato oggi vuole che il servizio idrico sia gestito da società o enti pubblici. Sembrerebbe quindi un via libera alla società pubblica. Il rischio però è che entrando nella società gestore unico del servizio in provincia sia il Comune di Cremona che l’Aem Cremona, il testo sia impugnabile con un ricorso da parte di un soggetto privato.
Tra poco, al punto 10 del consiglio provinciale, Giampaolo Dusi (Dusi) presenterà il suo ordine del giorno che chiede la soppressione della remunerazione del capitale investito, come voluto dal secondo dei referendum sull’acqua.

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