Siccome é passato un anno, si sono aggiunti nuovi lettori e stiamo ripetendo l'esperienza ho pensato di riprendere un po' il discorso e continuarlo.Ho scelto di iscriverci in piscina quando Pietro aveva 5 mesi circa, prima mi sembrava piccolino (anche se già dai 3/4 mesi si può iniziare). Mi ero informata molto bene per capire bene quali fossero i benefici per il bambino e anche per il nostro rapporto. Ho quindi valutato tra le strutture vicino a casa e ho scelto quella che mi ispirava di piú.Ho quindi scoperto che i neonati non hanno paura dell'acqua (c'è chi magari non dimostra sempre piacere, ma non é paura). La paura dell'acqua alcuni sostengono sia direttamente proporzionale al tempo trascorso distante da essa da dopo il parto. Piú tempo trascorre piú, probabilmente, il bambino poi sará titubante.Ho scoperto anche che il ruolo del genitore é fondamentale durante le lezioni, perché le sensazioni che proviamo noi, il bambino le recepisce tutte. Se il genitore é teso e ha paura lo sará anche il bambino, se il genitore é rilassato e propenso verso l'attivitá il bambino lo seguirá. Sembrano banalità ma quando sei tu e tuo figlio in acqua questo è davvero importante.Le lezioni hanno una durata media di 30 minuti. Nel primo corso (£-10 mesi) si fanno "esercizi" di rilassamento e contatto con l'acqua, nel secondo invece non ci sará il rilassamento (se non all'inizio per ambientarlo) ma è incentrato nell'attivitá motoria con percorsi, tuffi (pietro farebbe solo quelli), canzoni e molto gioco.
Sia nel primo che nel secondo corso le attivitá sono ovviamente studiare per preparare i piccoli nel movimento del nuoto (una sorta di propedeutica), ma non sono corsi di nuoto dove ci si aspetta che i piccolini nuotino e diventino il nuovo Michael Phelps.