Qui la vasta enciclopedia di Brockhaus,
qui i molti e fitti volumi e il volume dell'atlante,
qui la devozione della Germania,
qui i neoplatonici e gli gnostici,
qui il primo Adamo e Adamo di Brema,
qui la tigre e il tartaro,
qui la scrupolosa tipografia e l'azzurro dei mari,
qui la memoria del tempo e i labirinti del tempo,
qui l'errore e la verità,
qui l'immensa miscellanea che sa più di qualsiasi uomo,
qui la somma della lunga veglia.
Qui anche gli occhi che non servono, le mani che non trovano,
le illeggibili pagine,
la dubbiosa penombra della cecità i muri che si allontanano.
Però qui anche un'abitudine nuova
in questa abitudine antica, la casa,
una gravitazione e una presenza,
il misterioso amore delle cose
che ci ignorano e si ignorano.