Activity based management e costo del prodotto

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Proseguiamo i nostri articoli dedicati all'Activity based management a cura di Maurizio Nizzola, esperto consulente e autore degli ebook dedicati al business plan e alla pianificazione finanziaria.
Nei precedenti articoli avevamo parlato di:
I problemi legati alla gestione dei costi
ABM E ABC
ABM: IDENTIKIT AZIENDA che opera per attività
ABM: i fattori chiave
ABM: 6 opportunità
ABM: quale sistema
ABM: quali fasi

Oggi parliamo di ABM facendo particolare riferimento al costo del prodotto.
L’approccio per attività si basa sull’assunto che le risorse sono consumate dalle attività per produrre un output misurabile. L’Activity-Based Costing  è la metodologia di rilevazione del costo di un prodotto attraverso il calcolo del “consumo” delle attività.
L’insieme delle relazioni che esprimono tale consumo costituisce la “distinta  delle attività”  BOA ( Bill of Activities ) di un prodotto o di  altro oggetto di costo.
Il concetto di BOA è simile a quello della Distinta Base per materiali  utilizzato nel calcolo dei costi di produzione.
In una BOA devono essere elencate le attività necessarie e le quantità necessarie per realizzare un semilavorato, un prodotto, un servizio, ecc. . Le quantità devono essere espresse attraverso il numero di output dell’attività (volume) utilizzato per ottenere un’unità di prodotto.
Disponendo del costo unitario di ogni attività inclusa nella BOA ed avendo determinatogli utilizzi è possibile determinare il costo delle stesse attività ai diversi prodotti che le utilizzano.
Esempio:   determinazione del costo industriale del prodotto

La configurazione di costo è relativa al tipo e numero di attività considerate.
Se nella BOA si comprendono esclusivamente attività di trasformazione si otterrà un costo industriale. Se si includono anche attività di struttura (fatturazione, amministrazione, spese generali, ecc. ) si può arrivare al costo pieno. In questo caso, essendo più complessa l’attribuzione dei costi delle attività, si può procedere a livello di componenti:
 
Componenti = oggetti intermedi tra attività e prodotti
Per ogni componente si definisce una BOA ed un suo utilizzo nel prodotto, procedendo secondo una metodologia multilivello.
Con le BOA è possibile schematizzare relazioni causa-effetto osservate nell’oggetto analizzato, evidenziando eventuali problemi.
Distinta delle attività:

L’approccio per attività è lo strumento per pilotare e misurare tale processo, attraverso l’uso di indicatori quantitativi e pertanto oggettivi. Le attività sono condotte nella logica fornitore-cliente e sono misurate da indicatori di prestazioni più idonei a controllare il grado di soddisfazione dei clienti interni ed esterni all’impresa. Le misure devono essere traducibili in volumi di output di attività (target) misurabili dal sistema ABM.
In fase progettuale è necessario identificare le prestazioni che vengono richieste ad un determinato processo e decidere le modalità/strumenti da utilizzare per misurarle, a partire dai volumi di output. La misurazione della qualità di attività che producono un output fisico (produzione) viene tradizionalmente riferita ad una serie di parametri che devono essere rispettati: specifiche tecniche, tolleranze, difettosità, ecc..
    
ABM:  quali costi includere ?
Concettualmente  tutti i costi individuabili devono essere inclusi per determinare il costo pieno delle attività.
In pratica l’alternativa può essere: includere solamente i costi decisamente rilevanti ai fini della decisione da prendere.
L’impostazione “Activity Based” considera il costo delle risorse consumate e la determinazione della spesa per l’acquisto di risorse non univocamente individuabile.
Diventa fondamentale evidenziare gli eccessi di risorse in presenza di minori livelli di attività.
Esempio:
un costo di processo pari a euro 500.000 è previsto a fronte di una produzione di 50.000 pezzi l’anno, il costo unitario sarà di euro 10. Se tale costo si riducesse a euro 480.000 a fronte di una produzione di 40.000 pezzi risulta intuitivo considerare un prezzo unitario di euro 12.
Questo non avviene realmente, poiché ogni unità prodotta usa risorse per un valore di euro 10 e ci sono risorse inutilizzate per euro 80.000, distribuire il costo delle risorse inutilizzate sulla restante produzione manda un falso segnale di come ridurre i costi.
Il costo della capacità produttiva inutilizzata è un valido indicatore per il management della necessità di trovare maggiori volumi di produzione o, se possibile, ridurre il costo del processo produttivo.