La primavera non fa in tempo ad arrivare che già la To Live A Lie, una delle etichette fastcore/powerviolence più seguite, ha pronto per noi un 3 way split che gli amanti del genere di certo non si perderanno: il 10” con i nuovi pezzi di ACxDC, Magnum Force e Sex Prisoner. Tutti e tre i gruppi giocano in casa, sia perché statunitensi, sia perché tutti lanciati dalla label di Raleigh con uscite precedenti.
Ad aprire le danze ci sono gli ACxDC, gruppo powerviolence californiano dalle tinte grind che ultimamente sembra raccogliere molti consensi, sia in patria sia in Europa, dove questo genere fa ancora un po’ fatica a conquistare i cuori degli amanti della musica estrema. Il loro monicker per intero sta per AntiChrist DemonCore e sono anche i più anziani del terzetto: nati nel 2003, fecero uscire nel 2005 un 7” davvero notevole, He Had It Coming, per due piccolissime etichette, la DOOD e la Militant Records, ma all’epoca non ci furono grossi risultati. Non si seppe più nulla della band per più di cinque anni, fino a quando la To Live A Lie non ristampò quest’esordio, producendo anche il successivo ep The Second Coming: da allora per la band di Los Angeles iniziò una escalation di popolarità che oggi sembra essere inarrestabile, grazie anche ai poderosi concerti, tutti rigorosamente di durata non superiore al quarto d’ora (come vuole la tradizione). I cinque pezzi qui presenti proseguono il discorso del gruppo, ossia un hardcore con lo screaming tipico del grind, i riff che spesso ricordano gli Infest, pochissimi blastbeats e diverse parti lente e rocciose. Il materiale è assai godibile, soprattutto per chi ha già apprezzato le prime due uscite, ma possiede un sound piuttosto monotono, cosa che già si era un po’ notata in The Second Coming. Ben lontani dall’annoiare l’ascoltatore, comunque, i quattro potrebbero fare molto di meglio, cosa che sicuramente accadrà in futuro.
Dopo gli ACxDC ci sono i Magnum Force, formazione dell’Arizona con alle spalle un buon 7”, Self Loathing, che qui in Europa non ha ricevuto troppi responsi. Purtroppo qui si presentano con soli 3 pezzi, che complessivamente non arrivano nemmeno a tre minuti di durata. Prese singolarmente, queste canzoni sono un ottimo esempio di come nel 2013 il grindcore abbia ancora molto da dire, ma non riescono a brillare come dovrebbero in mezzo a questi altri due nomi, attualmente ben più noti e ascoltati. Questa però è un’ottima occasione per farsi conoscere, nonostante in patria abbiano già un discreto seguito.
Arriviamo ora al piatto forte di questo split, ossia i Sex Prisoner. Conterranei dei Magnum Force, sono forse il gruppo migliore che la To Live A Lie abbia mai prodotto, e non a caso il loro omonimo 7” ha venduto più di mille copie, venendo anche ristampato quasi subito. Il loro sound è una miscela oscura di Despise You, Crossed Out e No Comment, e mentre nella loro precedente uscita si erano concentrati maggiormente su brani lenti ed incisivi, in questo disco le distorsioni sono più zanzarose, ma non si perde pesantezza, mentre aumenta il valore delle composizioni più veloci e assassine, che faranno felici tutti quelli che si erano innamorati dell’esordio dei Sex Prisoner.
Chi più, chi meno, tutti e tre i gruppi sono qui in ottima forma, e ci regalano un ottimo disco, che conquisterà i cuori dei veri fan del powerviolence (quindi da noi non più di dieci persone) e anche di chi ama la musica veloce e senza compromessi in ogni sua forma.
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