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I ragazzi fanno delle passeggiate, nuotano nelle sorgenti naturali e recitano all’aperto sul bellissimo prato verde che ospita la sede dell’associazione. In più c’è un’atmosfera di collaborazione, allegria e semplicità… quasi francescana! Alla fine della vacanza studio c’è una grande festa dove i genitori assistono ad uno spettacolo in inglese in cui i ragazzi leggono i propri diari (per poi tradurli in italiano ai “poveri” genitori) che raccontano i momenti più belli della loro esperienza, mostrano i loro collage di oggetti naturali, le sculture viventi e fanno assaggiare ai genitori tutti i dolci inglesi che i kids hanno imparato a preparare durante la settimana.
I membri di Humanities Spring credono molto nel valore educativo di questo nostro progetto: al di là del divertimento (che rimane comunque assicurato) l’intento è che l’inglese degli studenti migliori in modo notevole. Proprio per questo le attività proposte ai ragazzi vengono studiate con cura in modo da ottenere l’apprendimento della lingua in modo spontaneo e naturale, senza che risulti una forzatura e assicurandosi che anche i più timidi si sblocchino e si trovino a loro agio. Questo grazie alla preziosissima presenza di uno staff di madrelingua inglese che assiste gli studenti durante tutta la loro giornata. Tutto ciò fa si che il programma si riveli molto più efficace delle solite due settimane a Londra o altrove, dove si parla sempre in italiano e si spendono cifre spesso non alla portata di tutte le famiglie.
Jane Rebecca Oliensis
Nata a New York City, laureata il lettere classiche presso le università di Harvard e Columbia (USA), vivo in Italia da quasi 25 anni, dove, dopo aver lavorato come docente all’Università di Perugia per diversi anni, ora mi dedica esclusivamente alle attività dell’associazione no-profit Humanities Spring.
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