Ad Est – Poeti polacchi tradotti da Paolo Statuti – Olga Celuch

Creato il 04 novembre 2012 da Wsf

Tre poesie di Olga Celuch

(scelte da Paolo Statuti)

Ossessione

Fotografo…

Incido…

Taglio…

Incollo…

Disegno…

Scrivo…

Devo fermare il tempo!

Voglio immortalare il mondo!

Devo imprigionare le emozioni!

Per liberare me stessa…

(gennaio 2003, Varsavia)

Pensieri

Pensieri instancabili

mi galoppano per la testa

Qualcuno insegni

ai cavalli

a dormire sdraiati

e ai miei pensieri

a riposare

nell’oscurità

della notte irriflessiva…

(febbraio 2003, Varsavia)

Sognando un fiore

Mi addormento

accogliendo sulle mie

le tue labbra

che non mi hanno baciata mai!

Chiudo gli occhi…

disegnando ogni tuo sguardo

che si posa su di me leggero.

Sogno un fiore sbocciarmi dentro

che non sarai tu a cogliere…

(febbraio 2003, Varsavia)

Olga Celuch in un ricordo di Paolo Statuti. 

Questa poetessa esuberante, bella e sensibile, che prometteva molto è prematuramente scomparsa a Varsavia il 5 giugno 2010, stroncata da un male incurabile. Era nata nella stessa città il 7 gennaio 1980. Eravamo molto amici, veri amici, la nostra era un’amicizia fondata soprattutto sulla poesia e sulla pittura. Conservo di Lei un bellissimo ricordo.

Nel 2010 nel numero 78 della rivista polacca “Poesia oggi” sono apparse 12 poesie di Olga con un breve commento firmato da Daniel Zych. Eccolo nella mia traduzione: “Cos’è la poesia di Olga Celuch?… Forse un modo di rivelare la sensibilità e la capacità di meditare sul mondo? Più di tutto mi piacciono le sue miniature, che definirei flash poetici. Sono brevi lampi che illuminano la realtà, attimi di riflessione sulle stranezze del mondo, sui suoi misteri, sui sentimenti. E’ una poesia insolitamente emotiva, la poetessa assorbe il mondo sensualmente e lo vive in modo molto affettivo. In modo originale rivela anzitutto il fenomeno dell’amore. Ed è sorprendente che lo faccia non solo nella lingua polacca, ma anche in quella italiana”.

Aggiungo qui che Olga conosceva molto bene la nostra lingua per aver trascorso diversi anni in Italia frequentando la scuola italiana.

Sempre nel 2010 la casa editrice “Wydawnictwo Książkowe IBIS” ha pubblicato la sua prima e ultima raccolta di poesie intitolata “Raccontami di te…”

(c)Paolo Statutihttp://musashop.wordpress.com/

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