Durante la dodicesima edizione di Identità Golose – ispirata quest’anno ad una tematica molto intrigante, “La forza della libertà”, libertà di espressione e di creatività che sono alla base del lavoro di uno chef – è stato molto animato e frequentato lo stand di ASMI (Alaska Seafood Marketing Institute), l’istituzione che si occupa di rappresentare e regolamentare il mondo della pesca in Alaska.
L’Alaska è l’unico Paese degli Stati Uniti ad avere, per Costituzione, l’obbligo della sostenibilità, una garanzia di qualità per chi acquista il suo pescato.
Dalle ore 11 alle 14 circa, Alessio Taffarello, chef del ristorante Lileincucina, a Milano, ha preparato una serie di deliziosi assaggi che hanno messo in risalto le carni sode e squisite del salmone selvaggio, del blackcode e dell’ikura . Alessio Taffarello è un appassionato delle culture orientali tanto da vantare una laurea in lingue e culture dell’Asia Orientale, ottenuta all’Università Ca’ Foscari di Venezia oltre a una buona conoscenza del giapponese. Autore di numerose pubblicazioni letterarie ha in portfolio una lunga e importante esperienza professionale. Oggi, al Lile in cucina, utilizza solo prodotti stagionali, con preferenza al kilometro zero. I suoi piatti rispecchiano al meglio la filosofia della tradizione con una forte impronta creativa.
Queste le sue proposte:
– Nigiri di riso venere, blackcod all’alga kombu e salsa ponzu aromatizzata all’umeshi
– Tartare di salmone selvaggio al sesamo nero, salsa wasabi e insalatina aromatica
– Ikura, crumble salato di amaranto al nero, burro al pistacchio e foglioline acidule.
Ricette che rispecchiano la libertà cretiva di uno chef che vuole non solo realizzare ricette innovative, ma anche trasmettere la cultura su cui si basano.
www.alaskaseafood.it