di Vincenzo Saponaro
Michele Norillo
(Ecodifoggia.it) - Foggia: E si è conclusa ieri sera 26 maggio l’undicesima stagione teatrale della Associazione Culturale Enarchè. Il Presidente Carlo Bonfitto ha dichiarato al pubblico presente in sala di essere soddisfatto di come sia andata la stagione. Tante le commedie che si sono succedute sul palco del Teatro Regio di Capitanata, che ha aperto la stagione con le repliche di “Pe’ u’ bene che ci vulime”, commedia scritta e diretta da Michele Norillo, attore e regista e capocomico della compagnia teatrale. E poi a seguire grandi successi come “Natale in casa Cupiello”, uno dei capolavori di Edoardo de Filippo per la regia di Fulvio di Martino, “Che bella carrire”, firmata da Michele Pellicano, “A zite, i nanonne, ù padre, a mamme e quanne c’ennanne. Ovvero teretuppe e teretere”, la cui regia è stata del Direttore Artistico Maria Staffieri. “Un ringraziamento particolare – sottolineava ieri sera il presidente – va anche alle altre compagnie teatrali provenienti da fuori Foggia ospitate da noi, agli attori ed ai registi e tutti coloro che hanno contribuito al successo della stagione, a chi ha lavorato dietro le quinte come la scenografa Maria Grazia de Rosa, al tecnico audio-luci Andrea Longone, a chi ha gestito la segreteria ed il botteghino Matteo Bonfitto ed a Waida Vinciguerra che ha curato il trucco e parrucco di alcune commedie”. “Al Teatro Regio – aggiungeva inoltre – si ride, si scherza, si canta, ma si piange anche e si riflette…”. Ed è così, se si considerano soprattutto i temi trattati nell’ultima commedia di Michele Norillo “Che famiglje”, messa in scena ieri sera a chiusura della stagione. Ambientata negli anni ‘70, narra di una famiglia atipica, dove la “diversità” e l’handicap mal si amalgamava in un contesto sociale dell’epoca, situazioni delle quali ci si vergognava e per questo mal venivano gestite all’ora e, forse, anche oggi. Questa commedia riaprirà la prossima stagione teatrale della Associazione con delle repliche e tanti i progetti in programma per il prossimo anno. “Dirigere una commedia – sottolineava Michele Norillo – essere autore, regista ed attore è sempre stata un’attività complessa. Trovare la giusta direzione, poi, è ancora più difficile. E lo è ancor più quando si cerca di far crescere una compagnia teatrale, trovando e cercando di dare nuove opportunità a nuove leve. Il rischio maggiore che si può incontrare nel suo processo di sviluppo è quello di darsi dei limiti, non osare, perché può trasformarsi in una perdita di opportunità. Io più volte ho dimostrato che non sempre è così, non ponendomi limite alcuno. Tante volte mi sono posto l’ambizioso obiettivo di consentire di crescere in modo armonico, perseguendo tutte le leve interne e le opportunità esterne. E per questo ho cercato di mettere a disposizione un insieme di esperienze e professionalità, personali e di altri attori disposti a farlo come me. Il risultato? Soddisfacente, visto anche e soprattutto il riscontro positivo del pubblico che da anni mi segue e nella speranza di migliorare sempre e di crescere, mi sento di dire AD MAIORA SEMPER…”.