Ad occhi chiusi di Gianrico Carofiglio

Creato il 14 maggio 2012 da Soloparolesparse

Scrive bene Gianrico Carofiglio, ed il suo avvocato Guerrieri ricorda molto da vicino alcuni dei più grandi indagatori della letteratura americana.
Fidanzato, ma residente a casa propria, incapace di rifiutare casi che sembrano impossibili, inevitabilmente dalla parte dei più deboli.
E poi il lavoro prima di tutto, vita privata ridotta al lumicino, vizi innegabili.

In Ad occhi chiusi si trova a difendere una ragazza vittima dei soprusi e delle violenze del suo ex  fidanzato, con l’aggravante però che l’uomo in questione è il figlio di un importante politico cittadino.

E Carofiglio ci guida nella costruzione dell’accusa, ci racconta le udienze con ritmo e tensione, sorprendendoci con le scelte dell’avvocato, che mai ci preannuncia.
Al suo fianco il pubblico ministero Alessandra, un’altra che non ha intenzione di sottomettersi ai poteri forti. E dall’altra parte i potenti e numerosi avvocati della difesa ed un imputato che sembra non aver paura di niente.

E poi naturalmente c’è suor Claudia, una suora molto particolare, che insegna arti marziali e si occupa dei più deboli.
Sua la storia nascosta tra le righe del romanzo, suo il mistero da scoprire, pur lontano dalla vicenda principale.

L’insieme è un racconto coinvolgente, ben narrato, ben costruito, ben scritto con sullo sfondo Bari vecchia e le sue contraddizioni, la sua magia, i suoi splendori, le sue difficoltà.

Prosa scorrevole, mistero… una bella scoperta e mi appresto a leggere inevitabilmente altro di Gianrico Carofiglio, magistrato prestato alla letteratura.


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