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AD OGNI EPOCA IL SUO STRESS: strategie antiche e moderne per fronteggiarlo

Creato il 20 gennaio 2011 da Zero39

Segnalazione e nota della Dott.ssa Federica Letizia, membro dell’Associazione “Zero39 all professional services in one network”

AD OGNI EPOCA IL SUO STRESS: strategie antiche e moderne per fronteggiarlo
A molti sembrerà che lo stress sia apparso nell’era industriale, in diretta relazione con l’automatizzazione, le macchine, le fabbriche, e i relativi orari e ritmi frenetici della città.

Ma siamo sicuri che prima ogni cosa era calma e la tranquillità e l’armonia regnavano indisturbate?
Facciamo una verifica: proviamo a salire su un’ipotetica macchina del tempo e ripercorriamolo a ritroso…

Siamo giunti nella foresta, è fitta, inquietante, bisogna salvaguardare la propria esistenza; che cos’è questo ruggito? Un leone, oddio è affamato, corriamo al riparo. Ecco una grotta, finalmente possiamo riposare in pace, ma è molto buia, dove possiamo stenderci? Non vediamo nulla e che cosa ci sta salendo su dal piede!?! Inutile cercare l’interruttore…

Non vale, siamo andati forse troppo indietro? Bene, riproviamo e fermiamoci in una nuova epoca.

Ora ci troviamo nel Medioevo, ci sono focosi cavalli e spade di cavalieri, banditi da strada e visi minacciosi. Stiamo attenti a ciò che diciamo, vale soprattutto per le donne, qui sono poco tolleranti e l’ignoto fa paura. Attenzione fanno sul serio, meglio reprimere pensieri ed emozioni…

Convinti? Ebbene si lo stress è sempre esistito, ha attraversato ogni epoca,  perchè è il nostro modo di regire alle sfide dell’ambiente.

Ma una differenza con il passato c’è e sta nel fatto che i nostri antenati potevano canalizzare immediatamente le loro energie in azione, fuggendo o attaccando il loro aggressore.

Al giorno d’oggi, invece, è veramente difficile gestire lo scompiglio fisiologico che si genera nel corpo. Non si può né fuggire, né attaccare una commissione d’esame, un capo, una scadenza o un imbottigliamento nel traffico. I nostri agenti stressanti sono più psichici che fisici e noi non sappiamo come utilizzare l’energia immobilizzata nell’organismo, quindi scateniamo reazioni da stress anche laddove non sono necessarie…  

Pensiamo per esempio alla situazione in cui ci troviamo al volante, stiamo andando in ufficio, abbiamo fretta. Decidiamo di non fare la solita strada, ma di prendere una scorciatoia, percorrendo una serie di traverse. Nel bel mezzo di un stradina dove non è possibile fare un’inversione ci troviamo davanti un furgone ed un uomo che sta consegnando la merce ad un negoziante, deve scaricare un bel po’ di roba!

Ci innervosiamo, iniziamo a sudare, il cuore ci batte, diventiamo rossi, ci si asciuga la saliva, ci tremano le gambe, avvertiamo un cerchio alla testa o dei crampi allo stomaco, inveiamo contro colui che si è macchiato della colpa di svolgere il suo lavoro, immaginiamo le peggiori conseguenze del nostro ritardo. Non abbiamo alternative.

Così ci sembra! Invece ne abbiamo eccome!

Potremmo valutare la situazione, decidere di restare al volante e aspettare, scendere e litigare, o chiedere con calma di spostare il furgone un po’ più avanti e consentirci di passare, potremmo fare tante cose differenti perchè l’essere umano è intelligente e può dare un senso a ciò che succede, fare ipotesi e deduzioni, trovando soluzioni ai suoi problemi.

E allora perché non sempre lo fa? Ebbene semplicemente perché il più delle volte non si accorge di poterlo fare.

Fermarsi un attimo a comprendere i segnali del nostro corpo e ad analizzare gli slanci della nostra mente, prendere consapevolezza del proprio essere, delle proprie risorse e di ciò che ci sta intorno, questo il trucco per  imparare a dirigere le situazioni invece che esserne diretti…questa la strategia moderna per fronteggiare lo stress del nuovo millennio!

Dott.ssa Federica Letizia

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