Sono emozionata come sempre nello scoprire nuovi illustratori giapponesi, di cui raccolgo metodicamente biglietti da visita, links, informazioni. Sono tanti, e così quelli selezionati nella Mostra degli illustratori. Il Giappone è fortemente presente, con la sua varietà di stili e tecniche. Cammino fra le tavole della mostra e faccio il mio solito gioco: “trova l’illustratore giapponese senza leggere la targhetta”. Sono abbastanza brava e, dopo aver segnato con la penna rossa il nome di Susumu Fujimoto, mi avvio al padiglione 29. Entrando mi accorgo subito che alcuni stand di editori giapponesi non ci sono, al loro posto la Corea.
La signora bionda che vedete in foto, che offre ogni anno informazioni sulla casa editrice, mi racconta un po’ di questi albi. Sfogliamo insieme le pagine e le illustrazioni che spiegano cosa fare in caso di terremoto, dove dirigersi per trovare riparo e cosa portare con sé.
Concludo il mio peregrinare alla Hall 29 A20, alla casa editrice Imajinsha, dove trovo il progetto Sembazuru. Questa parola giapponese indica 1000 gru di carta legate fra di loro. E’ il simbolo tradizionale di pace e speranza e il progetto vuole dare coraggio alle persone sopravvissute al disastro facendogli sapere che ci si preoccupa per loro.
Il progetto è ancora in atto, sul sito ufficiale troverete un file da scaricare per impare a fare un origami e un video dimostrativo. C’è anche una pagina che documenta con molte foto, la partecipazione di tutto il mondo… anche del pubblico della Bologna Childrens’ Book Fair.
Lascio anche io la mia gru, un messaggio di sostegno agli amici giapponesi scritto sulle sue ali.
Elena Rambaldi