Il bellissimo Il supereroe del soffitto di Jules Feiffer uscì nella collana “I delfini” di Bompiani, poi in Rizzoli, ora, invece, è fuori catalogo. Con la ripresa dei fumetti per bambini anche Feiffer, in edizione hardcover e con una grafica degna della gran mano del grandissimo Maestro, figurerebbe bene sugli scaffali.
Ai più grandi che leggono oramai di tutto si potrebbe consigliare il premio Pulitzer del 2001, il Michael Chabon di Klay e Chevallier, per assaporare le atmosfere che avvolgono il mondo del fumetto, atmosfere create con la forza e la potenza della parola scritta.
Fresco di stampa, nella nuova collana “Carta bianca” delle edizioni EL, è uscito Lo spacciatore di fumetti di Pierdomenico Baccalario, autore amatissimo dai giovani lettori. Questo romanzo, per lettori più grandi, è ambientato a Budapest prima del 26 giugno 1989. Lungo le acque del Danubio si dipana una storia di libertà di pensiero che cita con grande ricchezza storie a fumetti degli anni Ottanta.. Si ricordano, fra gli altri, Moebius, Munoz, oltre che il capolavoro argentino L’eternauta. Un personaggio femminile, non determinate nella storia, si chiama però Agota e ciò basta a ricordare le atmosfere della grande scrittrice ungherese Agota Kristof, con le sue storie di miseria e dolore. La copertina del romanzo è disegnata dalla giovane cartoonist Giulia Sagramola, autrice di un nuovissimo romanzo a disegni per Topipittori e delle tavole per Margherite per il marchese, edito da Giannino Stoppani edizioni, la storia del filantropo bolognese Carlo Alberto Pizzardi.
Giulia non ha letto la storia di Baccalario (240 pagine) ed è un vero peccato perché avrebbe potuto restituirci una Budapest di grande atmosfera (ricordate Rapsodia ungherese del grande Vittorio Giardino?). Ma, si sa, i tempi dell’editoria corrono veloci e per la copertina bastano una sintesi o pochi accenni della storia. Si dice che anche Karel Thole, il grande disegnatore autore delle copertine di Urania, non leggesse le storie, ma gli bastava poco per creare le sue potenti immagini.
Grazia Gotti