Adblock Plus è diventato famosissimo in tutto il mondo e su tutte le piattaforme come lo strumento più adatto e meno invadente preposto al “blocco” delle pubblicità più o meno invasive che incontriamo sempre più spesso nelle nostre navigazioni quotidiane.
Fino ad oggi era un plug-in installabile su un qualsiasi browser, io ad esempio uso Safari e Adblock è sempre rimasto al mio fianco, attivo, silenzioso e perfetto nel suo lavoro.
Certo la pubblicità è l’anima del mercato e molti siti medi e piccoli vivono e rimangono online solamente con questi piccoli pop-up per pubblicizzare un qualsiasi prodotto, e io anche se non sembra “ho un cuore tenero” e penso che a volte le pubblicità se non invasive possono veramente coesistere con i vari siti di mezza grandezza, il punto è che nel mondo della navigazione non si può più navigare e aprire le pagine senza venire bombardati da un mucchio di spazzatura, e qui interviene Adblock, ma non con una estensione, ma ancora in versione “Beta” con un browser modificato ad Hoc di Firefox per Android che integra i filtri di Adblock Plus.
Quindi ad ora questo browser è adatto agli smartphone e Tablet con sistema operativo Android, essendo ancora in fase Beta agisce al momento solo su connessioni http e anche per questo gli sviluppatori confermano che ci sono ancora tanti lavori da fare, e problemi da risolvere, tuttavia l’idea di integrare direttamente al suo interno i propri servizi in un’esperienza di navigazione senza intoppi è una ottima idea.
Da non sottovalutare che la corte tedesca il mese scorso ha stabilito la piena legittimità del servizio Adblock Plus e dei suoi filtri cha dà la possibilità ai siti web e operatori dell’advertising di ripiegare su pubblicità meno sgradita agli utenti, capace di passare indenne attraverso i filtri che calano con l’installazione dell’estensione per browser.
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E per finire il discorso, ricordo che alcuni operatori mobili europei hanno minacciato, di dotarsi di strumenti per bloccare la visualizzazione dell’advertising sui propri dispositivi, una possibilità che potrebbe essere oggetto di una vera e propria rivoluzione nel settore mobile, Google stessa ha drizzato le antenne perché questi filtri creati da una start-up israeliana potenzialmente potrebbe far calare drasticamente le percentuali sui ricavi pubblicitari.
Vi lascio al sito del download che vi ricordo, è sulla pagina della community creata dagli sviluppatori di questo browser che sicuramente farà parlare molto a lungo.