Addio a Maureen O'Hara

Creato il 26 ottobre 2015 da Eva Gatti @avadesordre


E' scomparsa sabato scorso, 24 ottobre, all'età di 95 anni, Maureen O'Hara, l'irlandese che conquistò Hollywood con il carattere indomito e il rosso della chioma che ne fece la “regina del Technicolor”.
Maureen FitzSimons nasce a Dublino il 17 agosto del 1920, figlia di un'attrice, inizia a recitare a teatro a quattordici anni la compagnia dell'Abbey Theatre di Dublino.
Il primo provino per il cinema, a Londra, non ha successo ma la nota Charles Laughton e così dopo due pellicole minori, a soli diciotto anni Maureen O'Hara è accanto al suo mentore, protagonista dell'ultimo film britannico di Alfred Hitchcok, La taverna della Giamaica.
L'anno seguente Laughton interpreta il gobbo Quasimodo in Notre Dame per William Dieterle e Maureen O'Hara viene scelta per il ruolo di Esmeralda nella versione cinematografica più celebre del romanzo di Victor Hugo.


Il film è prodotto dalla RKO e in questo modo l'attrice sbarca in America. Qui incontra un altro irlandese che “non si lasciava mettere i piedi in testa” come lei, il regista John Ford e con lui girerà cinque film, il primo è del 1941, Com'era verde la mia valle: la reivocazione malinconica della vita in un villaggio minerario è uno dei capolavori fordiani non legati al mito della frontiera.
Il tema della pirateria già toccato nel film di Hitchcock, torna nel rutilante Il Cigno Nero (1942) di Henry King che ha per protagonista Tyrone Power.


Nel 1943 la O'Hara gira il film di propaganda Questa terra è mia diretto dall'espatriato Jean Renoir, protagonista ancora una volta Charles Laughton.
Dopo il thriller Il passo del carnefice (1943) accanto a John Garfield, per la regia di Richard Wallace, nel 1945 arriva un altro film sui pirati, Nel Mar del Caraibi diretto da Frank Borzage. E' un genere in cui il carattere volitivo dell'attrice spicca, i suoi capelli rossi vengono esaltati dal technicolor e le sue capacità atletiche le permettono di rinunciare alla stunt per le scene d'azione, caratteristiche che le servono anche per il film del 1947, Simbad il marinaio accanto a Douglas Fairbanks Jr. per la regia di Richard Wallace.
Sempre nel '47 Maureeen O'Hara è protagonista di un celebre film natalizio Il miracolo della 34ª strada dove l'ubriacone che impersona Babbo Natale per un grande magazzino si rivela essere il vero Santa Klaus. La regia è di George Seaton, la figlia della O'Hara è interpretata da Natalie Wood bambina. Rifatto nel 1994 con Richard Attenborough nei panni di Babbo Natale.


Nel 1948 è la signora Tacey King che assume come governante l'imperturbabile Elia Belvedere dando luogo a un mare di pettegolezzi nella divertente commedia, primo capitolo della trilogia del sig. Belvedere, Governante Rubacuori con Clifton Webb per la regia di Walter Lang,
Il secondo film con John Ford, e il primo con John Wayne, attore con cui formerà sempre una coppia in scintille, è del 1950: Rio Bravo, il terzo capitolo della Trilogia della Cavalleria dopo Il massacro di Fort Apache (1948) e I cavalieri del nord-ovest (1949).
Il film più bello della coppia Wayne - O'Hara, diretti sempre da John Ford, è del 1952 Un uomo tranquillo storia di un pugile che, fatta fortuna in America, torna nel paese natio in Irlanda dove deve assoggettarsi alle regole tradizionali anche e soprattutto per conquistare la bella Mary Kate Danaher. (il caso vuole che la pellicola passi stasera su SkyClassics alle ore 21,00).


Ancora John Ford la dirige accanto a Tyrone Power ne La lunga linea grigia (1955), malinconica storia di un istruttore di West Point che non lascia mai l'accademia.
Maureen O'Hara è anche stata Lady Godiva nell'omonimo ma insignificante film di Arthur Lubin del 1955, a cui partecipa non accreditato un Clint Eastowood quasi debuttante che nel 2014 le ha consegnato l'oscar alla carriera.
La collaborazione con Ford e Wayne continua nel 1957 con Le ali delle Aquile.
Nel 1960 è Beatrice Severn, la segretaria del fantasioso agente segreto Jim Wormold (Alec Guinness) nel Il nostro agente all'Avana di Carol Reed, tratto dall'omonimo romanzo di Graham Greene.
E' coprotagonista accanto a  Brian Keith (Tre Nipoti e un maggiordomo) dell'edificante commedia targata Disney del 1961, Il cowboy con il velo da sposa. Sempre con Brian Keith gira nello stesso anno il film d'esordio di Sam Peckinpah, il western  La morte cavalca a Rio Bravo.
McLintock, sorta di Bistetica Domata riadattato al West, è il quarto film accanto a John Wayne, diretto da Andrew V. McLaglen. Lo stesso regista la dirige anche nel dimenticabile Rancho Bravo (1965) accanto a James Stewart e Brian Keith.
Nel 1971 l'attrice è per l'ultima volta la moglie di John Wayne ne Il grande Jake di  George Sherman; l'ultimo film girato da Maureeen O'Hara è del 1991, la commedia Cara Mamma mi sposo per la regia di Chris Columbus.
Nonostante la partecipazione a capisaldi della cinematografia, l'attrice non ha mai ricevuto una nomination all'Oscar, viene ripagata nel 2014 con l'Oscar alla carriera.