Il cinema piange la scomparsa di uno dei suoi maestri, il regista Mario Monicelli. Il padre della commedia all'italiana ieri sera si è tolto la vita, gettandosi da un balcone del quinto piano dell'ospedale San Giovanni di Roma, dove era ricoverato per un turmore alla prostata. Aveva 95 anni. Monicelli in una camera da solo e non ha lasciato nessu biglietto.
La notizia della sua morte ha lasciato tutti attoniti, i suoi colleghi del mondo dello spettacolo, il suo pubblico, le istituzioni. La notizia ha raggiunto rapidamente anche Torino, dove si sta svolgendo il Torino FIlm Festival, dove oggi si deciderà come rendergli omaggio all'interno della manifestazione.
Un grande maestro della commedia all'italiana e non solo. Nella sua lunga carriera, come regista e sceneggiatore, ha vinto numerosi premi, compreso un Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia. Non è facile fare un elenco di tutti i suoi film, sarebbe un po' come scrivere un capitolo della storia del cinema. Difficile anche fare solo qualche titolo, ma ci proverò "Amici miei" (i primi due della trilogia), "I soliti ignoti", e ancora "Un borghese piccolo piccolo", La Grande guerra, che nel 1959 gli è valso il Leone d'Oro a Venezia e la sua prima nomination all'Oscar, "La ragazza con la pistola", "L'Armata Brancaleone" e Brancaleone alle Crociate", "Il marchese del Grillo", "Speriamo che sia femmina"... e molti altri ancora.