Addio a Penny Jordan

Creato il 08 gennaio 2012 da Arychan
Girando per il web ho avuto una spiacevole notizia, Penny Jordan, autrice di più di duecento romanzi (dei quali ha venduto oltre settanta milioni di copie) è morta. E'  quindi con dispiacere che torno a scrivere sul blog postando questa notizia.
Ecco cosa scrive il sito della eharmony.it riguardo la vita dell'autrice

Penny Jordan, una delle più apprezzate autrici Harlequin, ci ha lasciato lo scorso 31 dicembre all'età di 65 anni dopo aver lottato a lungo contro un bruttisimo male.
Amata in tutto il mondo per le sue novelle e i suoi numerosi romanzi, scritti nell'arco di 30 anni, Penny è spesso entrata nella classifica dei bestseller stilata da USA Today e in totale ha venduto 100 milioni di libri tradotti in più di 25 lingue. Con lo pseudonimo Annie Groves è stata anche autrice di saghe pubblicate dalla HarperCollins UK e di romanzi rosa per Avon UK. Nel 2011 la Romantic Novelists' Association l'ha insignita del premio alla carriera per il suo contributo alla letteratura femminile, sia come Penny Jordan che come Annie Groves.
Penny Jordan era nata nel 1946 a Preston, nel Lancashire, e lì ha trascorso tutta la propria infanzia. Da adolescente si trasferisce nel Cheshire, dove resterà fino alla fine dei suoi giorni. Dopo aver frequentato la Todmorden Grammar School trova impiego come dattilografa a Manchester, e lavora ancora in banca quando suo marito, il contabile Steve Halsall, le compra la prima macchina da scrivere. In quel momento nasce la scrittrice che è in lei.
Penny Jordan ha dichiarato più volte di aver cominciato a inventare storie fin da piccolissima, ma il suo primo contatto con la letteratura rosa lo ebbe all'età di dieci anni grazie ai settimanali femminili che una vicina passava a sua madre. A vent'anni scrisse sotto diversi pseudonimi venticinque romanzi regency, due romanzi rosa e un romantic suspence, e proprio a quell'epoca lesse su una rivista che la Mills & Boon cercava nuove autrici. «Ero ancora un'insaziabile lettrice dei loro romanzi – il giorno della pubblicazione dei nuovi titoli fuggivo dall'ufficio il prima possibile per andare alla vicina libreria ad acquistare i miei preferiti prima che sparissero – così mi feci coraggio e cominciai a scrivere. Optai per il genere che prediligevo, quello con uno sceicco come protagonista, e La dolce preda fu così il mio primo manoscritto dato alle stampe (il primo romanzo di Penny Jordan pubblicato da Harlequin Mondadori è stato invece Presa in trappola, uscito nell'ottobre del 1984 in Jolly, primo dei 148 romanzi inediti pubblicati fino ad oggi). Ho sempre adorato scrivere di sceicchi e sono propensa a credere che siano loro i miei cavalli di battaglia.»
Il redattore che nel 1980 notò fra una miriade di manoscritti inevasi quello di Penny Jordan disse del suo modo di scrivere: «Un talento genuino, una scrittrice nata con una voce unica, intensa e appassionata». Quando ancora usava la sua vecchia macchina da scrivere, i manoscritti di Penny Jordan erano leggendari perché nei punti in cui avrebbero dovuto esserci i nomi dei personaggi c'era uno spazio vuoto, e spesso mancavano dei caratteri a causa di un difetto nella macchina stessa. La scrittura veloce – e spesso imprecisa – di Penny Jordan rendeva i suoi manoscritti quasi impossibili da revisionare!
Il primo vero bestseller di Penny Jordan, Giochi proibiti, ottenne un grande successo, entrando anche nella classifica dei libri più venduti stilata dal New York Times e dal Sunday Times. Fino a quel momento Penny non aveva mai viaggiato molto, ma per il lancio del romanzo negli Stati Uniti, avvenuto nel 1988, la Harlequin decise di organizzare un tè promozionale a Boston al quale ovviamente l'autrice venne invitata. A quello seguirono poi numerosi altri tour promozionali che toccarono l'Irlanda, Parigi, Amburgo, il Giappone, e negli anni successivi Penny cominciò addirittura a tenere conferenze in giro per gli Stati Uniti.
Penny Jordan era una persona cordiale, simpatica, timida e modesta, che non perdeva occasione di sostenere i nuovi autori emergenti, offrendo loro tempo, aiuto e amicizia, e sempre entusiasta di incontrare i suoi fan. Dopo la morte del marito Steve nel 2002 non perse la determinazione che la contraddistingueva e continuò a scrivere con grande coraggio nonostante la malattia. Non parlò mai ai suoi editori – e nemmeno a gran parte dei suoi amici – del male che l'aveva colpita, perché non voleva essere guardata in modo diverso e desiderava mantenere la vita professionale quanto più normale possibile.
Penny è ancora molto apprezzata dai suoi lettori. In una recensione di Passion and the Prince, romanzo che uscirà prossimamente anche in Italia, si legge: «Rimpiango soltanto una cosa nella narrativa scorrevole della Jordan: prima o poi sarà costretta a finire».
Di lei ha scritto Publishers Weekly: «Le donne di tutto il mondo troveranno un pezzetto di sé nei personaggi della Jordan», e questo spiega forse l'interesse che i suoi romanzi continuano a suscitare.
Penny ha terminato il suo ultimo libro, A secret Disgrace, nell'ottobre 2011.


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