"Con Arnoldo Foà scompare una figura esemplare di artista, di interprete della poesia e del teatro, animato da straordinaria passione civile e capace di trasmettere emozioni e ideali al pubblico più vasto - afferma il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano -. Desidero rendere omaggio alla sua lunga fatica, al suo forte senso di attaccamento ai valori democratici della nostra Repubblica, e ricordare con animo commosso le molteplici occasioni di incontro e di profonda sintonia che mi hanno legato a lui".
"Protagonista della vita culturale italiana del '900, Foà ha riassunto in se molteplici doti artistiche esprimendosi sempre con grande sensibilità. Sono vicino alla famiglia in questo momento di dolore" afferma il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Massimo Bray esprimendo il proprio cordoglio.
LA BIOGRAFIAFoà, ferrarese di origine ebraica, anche se si professava ateo, studia Economia e Commercio a Firenze. Ma la passione per il teatro si manifesta prestissimo, e dopo avere frequentato i corsi di recitazione della scuola 'Luigi Rasi', nel capoluogo toscano, sotto la guida di Raffaello Melani, abbandona gli studi e si trasferisce a Roma dove frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia. Nel '38 però, a seguito della promulgazione delle Leggi razziali fasciste, Foà deve lasciare il Centro ed è costretto a usare nomi fittizi per riuscire a lavorare. Il più celebre è Puccio Gamma, con il quale ricopre il ruolo di sostituto di attori malati in prestigiose compagnie teatrali. Lavora con attori del calibro di Gino Cervi, Rina Morelli e Paolo Stoppa fino a quando, nel 1943, si rifugia a Napoli e diventa capo annunciatore della Radio Alleata. E' lui a dare via radio la comunicazione dell'armistizio dell'8 settembre 1943.Alla fine della guerra si unisce a importanti compagnie teatrali e, nel 1945, entra a far parte della Compagnia di Prosa della Rai, dove svolge un'intensa attività fino agli anni '80. La sua carriera teatrale è intensa e ricca di riconoscimenti, interpretando sia autori classici che contemporanei, e lavorando con registi del calibro di Luchino Visconti, Luigi Squarzina, Luca Ronconi e Giorgio Strehler. Svolge anche un'intensa attività di regista, mettendo in scena spettacoli di prosa (tra i tanti 'La pace' di Aristofane e 'Diana e la Tuda' di Luigi Pirandello) e di lirica ('Otello' di Giuseppe Verdi, 'Histoire du soldat' di Igor Stravinskij, e 'Il pipistrello' di Johann Strauss).Nel 1957 esordisce come autore teatrale con 'Signori buonasera', cui seguono 'La corda a tre capi', 'Il testimone', e più recentemente 'Amphitryon Toutjours' (Festival di Spoleto 2000), e 'Oggi'. Tra le sue interpretazioni più recenti il monologo di Alessandro Baricco 'Novecento' con la regia di Gabriele Vacis, e 'Sul lago dorato' di E. Thompson, con la regia di Maurizio Panici.Fondamentale la sua attività come attore cinematografico, con le oltre cento pellicole che lo vedono interprete di primo piano. Foà ha lavorato al cinema con registi come Alessandro Blasetti (Altri tempi), Orson Welles (Il processo), Vittorio Cottafavi (I cento cavalieri), Jacques Deray (Borsalino), Marcello Fondato (Causa di divorzio), Damiano Damiani (Il sorriso del grande tentatore), Giuliano Montaldo (Il giocattolo), Giuseppe Ferrara (Cento giorni a Palermo), Giovanni Soldati (L'attenzione), Luca Barbareschi (Ardena), Paolo Costella (Tutti gli uomini del deficiente), Ettore Scola (Gente di Roma), Alessandro Benvenuti (Ti spiace se bacio mamma?), Alessandro D'Alatri (La febbre), Antonello Belluco (Antonio, guerriero di Dio) e Maurizio Sciarra (Quale amore).Recentemente sono stati realizzati due docufilm su Foà: nel 2007 'Almeno io Fo...à' di Alan Bacchelli e Lorenzo degl'Innocenti, che ha vinto il Premio Imaie 2008. Nel 2011 'Io sono il teatro. Arnoldo Foà raccontato da Foà' di Cosimo Damiano Damato, presentato alla scorsa edizione del Festival Internazionale del Film di Roma.Innumerevoli le partecipazioni di Foà nei più importanti sceneggiati televisivi della Rai, grazie ai quali è diventato uno dei primi divi della tv: da 'Piccole donne' fino a 'Ricomincio da me', passando per 'Capitan Fracassa', 'Le mie prigioni', 'Le cinque giornate di Milano', 'La freccia nera', 'L'isola del tesoro', 'Il giornalino di Gian Burrasca', 'David Copperfield', 'I racconti del maresciallo', 'I racconti di padre Brown', 'Nostromo', 'Fine secolo' e 'Il Papa buono'.Foà inoltre è stato anche uno dei più importanti doppiatori, dando voce a colleghi come Anthony Quinn, Kirk Douglas, John Wayne, Peter Ustinov, Toshiro Mifune e tanti altri. Celebri infine le sue letture poetiche, alcune delle quali hanno avuto il merito di divulgare opere di autori stranieri, soprattutto di lingua spagnola, poco conosciuti in Italia come Garcia Lorca e Pablo Neruda.