Un “codice etico”- come lo ha definito il presidente dell’Ascom, Massimo Merlano- a cui i gestori dovranno attenersi seguendo procedure ben precise e tecniche specifiche di salvaguardia degli alimenti. E dei consumatori. ” Questa situazione”, ha dichiarato Merlano, ”era balzata qualche tempo fa all’onore delle cronache perché interpretazioni piuttosto rigide potevano provocare un danno grave alle attività di somministrazione che, peraltro, sono d’interesse primario per fidelizzare la clientela. L’Ascom ha raccolto queste preoccupazioni e avviato un dialogo con Asl Al, non per trovare scappatoie, ma er cercare di adottare un sistema che possa rispettare tutte le situazioni in gioco”.
Via dunque agli aperitivi monitorati, puliti e protetti, grazie ad un accordo tra Ascom e Asl che, piaccia o meno, è destinato a mettere al bando i bei vecchi banconi stracolmi di cibarie. Seguirà un effetto emulazione anche in altre città?