La Camera ha approvato in questi giorni la mozione del deputato Sel Sergio Boccadutri che potrebbe portare a dire addio alle monete da 1 e 2 centesimi di euro, i cosiddetti “ramini”.
Il provvedimento non è rivolto a dare il contentino a coloro che reclamano a gran voce di uscire dall'Euro, ma perché coniare monete da 1 e 2 cent costa troppo: produrre una monetina da un centesimo costa ben 4,5 centesimi, per fare quella da due ne servono addirittura 5,2. Se a tutto questo si aggiunge che il 70% di questi ramini si perde ogni anno, costringendo la Zecca a continue nuove produzioni, è palese che lo Stato sta sprecando un sacco di soldi per nulla. Così, invece di abolire le banconote de 500 euro fatte su misura per evasori, mafiosi e riciclatori di denaro sporco, al posto di adottare banconote da 1 e 2 euro come antidoto al caro vita, lorsignori decidono di abolire le monetine da 1 e 2 centesimi. Un’operazione che causerà l’ennesimo attacco ai redditi di stipendi e pensioni già ampiamente falcidiati, con l’aggravante di arrotondamenti speculativi al rialzo e mai a favore dei cittadini. I costi di questa operazione, infatti, finiranno per ricadere sempre sui cittadini, già costretti a ridurre e modificare in maniera radicale i propri consumi, persino quelli alimentari, a causa della disastrosa perdita del potere di acquisto subita in questi anni.