ADDIO allo scrittore Josè SARAMAGO

Creato il 18 giugno 2010 da Viadellebelledonne

"Don Giovanni, quinto del nome nella successione dei re, andrà questa notte in camera di sua moglie, donna Maria Anna Giuseppa, che è giunta da più di due anni dall'Austria per dare infanti alla corona portoghese e fino a oggi non ce l'ha fatta a ingravidare. Già si mormora a corte , dentro e fuori del palazzo, che la regina probabilmente ha il grembo sterile, insinuazione molto ben difesa da orecchie e bocche delatrici e che solo tra intimi si confida: che la colpa ricada sul re, neppure pensarlo, primo perchè la sterilità non è male degli uomini, ma delle donne e per questo tante volte sono ripudiate, e secondo, tangibil prova, se pur fosse necessaria, perchè abbondano nel regno bastardi del real seme e anche ora la fila gira l'angolo. Oltre a ciò, chi si consuma nell'implorare al cielo un figlio non è il re, ma la regina, e anche qui per due ragioni. La prima ragione è che un re, e tanto più se del Portogallo, non chiede quel che unicamente è in suo potere dare, la seconda ragione perchè, essendo la donna naturalmente, vaso per ricevere, dev'essere naturalmente supplice, sia in novene organizzate, che in orazioni occasionali...Ma nè la perseveranza del re, che, salvo difficoltà canonica o impedimento fisiologico compie vigorosamente il suo dovere reale e coniugale, nè la pazienza e l'umiltà della regina che, oltre alle preghiere, si sacrifica ad una immobilità totale dopo che si ritira da lei e dal talamo lo sposo, perchè non si perturbino nel loro generativo accomodamento i liquidi comuni, scarsi i suoi per mancanza di stimolo e tempo e cristianissimo ritegno morale. generosi quelli del sovrano, come ci si può attendere da un uomo che ancora non ha compiuto ventidue anni, nè questo nè quello hanno fatto gonfiare fino ad oggi la pancia di donna Marianna. Ma Dio è grande..."

( incipit de MEMORIALE DEL CONVENTO - 1982)


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