Addio anche al Mondiale? Italia ancora ko

Creato il 20 settembre 2013 da Newebsolutions

Ucraina – Foto FIBA

Dopo essere stata eliminata ieri sera dalla Lituania nel quarto di finale perso 81-77, l’Italia era chiamata ad un pronto riscatto nella sfida di oggi contro l’Ucraina che valeva la qualificazione ai prossimi campionati del Mondo in programma l’anno prossimo in Spagna.

Purtroppo anche la prova d’appello è andata male. Un’Italia stanchissima – che ieri sera ave finito tardi e oggi ha iniziato presto – ha ceduto il passo ad un’Ucraina apparsa squadra abbastanza modesta. La prima occasione per andare in Spagna l’anno prossimo, dunque, è sfumata 66-58.

Le speranze iridate non si sono ancora spente, ma certo non sarà facile riuscirci domani nell’ultimo appuntamento contro la Serbia alle 17.30.

“Non siamo stati in grado di giocare 15 ore dopo la fatica contro la Lituania – ha spiegato il CT Simone Pianigiani – . Questo pomeriggio abbiamo resistito a rimbalzo ma poi sbagliando anche tiri aperti ha prevalso la stanchezza. Anche stavolta comunque ce la siamo giocata e non posso rimproverare nulla ai ragazzi, che sono rimasti a fare terapie fino alle 3 di notte. Oggi sveglia e subito in campo: questa è la formula dell’Europeo ed è chiaro che non abbiamo la stazza per giocare tante partite di fila con questa intensità. Tutte le squadre di questa competizione hanno possibilità di mettere la palla vicino canestro; non noi, che abbiamo una monotematicità obbligata.  E’ un problema di ruoli e caratteristiche”.

Domani contro la Serbia – ha continuato Pianigiani – proveremo a mettere in campo le nostre migliori armi, convinti che anche per loro non sia semplice. Dobbiamo recuperare tutte le forze che ci restano per mettere in difficoltà una squadra che ha problemi a difendere sui pick and roll ma che ha un giocatore dominante come Krstic sotto canestro. Finora non abbiamo preso mai grossi parziali e questo dovrà succedere anche domani. Sono sicuro che anche la Serbia ha di che preoccuparsi. In ogni caso siamo contenti di essere qui a giocarci il Mondiale; è un bene per noi fare questo tipo di esperienze”.


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