Non per i contenuti, sempre validi e in linea con il resto dei libri. È lo stile che mi ha lasciato in parte perplesso.
Qui Adams si è sbizzarrito, lanciandosi in continui viaggi introspettivi, deliri che paiono senza senso e assurdi voli di fantasia. Anche il taglio, più distaccato dagli altri libri, è tipico. Qui non è così strano sentire il narratore parlare dei personaggi come di qualcosa di esterno, come se ci stesse raccontando un film. Ma va bene così, è sempre Adams, è sempre la Guida. La storia riprende da dove ci eravamo lasciati, con Arthur che sembra finalmente aver scoperto la domanda finale ma, come nel più classico dei racconti, pare averla dimenticata. O almeno così sembra.,
Bisogna ricordare sempre un asciugamani...
Inutili le concentrazioni, i continui tentativi di ripescare quello che pare non essere mai esistito nella sua mente. La domanda non c'è più, quindi non vale la pena perderci altro tempo. Dopo otto mesi di girovagare, in cui sembra aver appreso le arti del perfetto autostoppista galattico, fa ritorno a casa, almeno a quella che sembra casa sua. Sì, perché a dispetto di quello che era accaduto nel primo volume, la Terra è ancora là, viva e vegeta come se non fosse cambiato nulla. Qui facciamo la conoscenza di un nuovo personaggio, Fenchurch, una ragazza che rapirà il cuore di Arthur entrando nella sua vita letteralmente volando!Dove sono andati i delfini?...
Il tutto ruotando attorno allo stesso dilemma: dove sono finiti i delfini? E perché, visto che nessuno a parte Arthur se lo ricorda, la Terra non è esplosa? Che dire... la storia regge, forse fin troppo, e leggere questo volume è stata la cosa più facile che mi sia mai capitata. Le pagine scorrono che è un piacere, arrivando a terminarlo in appen un giorno e mezzo. La cosa però, un'altra, che mi lascià un pò senza parole è proprio la trama. Seguendo quello che è accaduto finora, non saprei proprio cosa potrò trovarmi nell'ultimo capitolo. Cioè, così com'è finito questo, la storia sembra consclusa. Tutto ha trovato un suo collocamento, i personaggi sembrano aver risolto tutti i loro conflitti e non capisco cos'altro dovrà accadere. Adams mi ha abituato a non dare nulla per scontato, e io non mi farò certo prendere da chissà quale sentimento negativo o di sospetto. Il quinto volume mi attende, e già non vedo l'ora di buttarmici.