Addio macchina fotografica. Quasi.

Creato il 09 gennaio 2014 da Polistyles Hot&cool

Foto: portable.tv


Un paio di giorni fa stavo per mettermi a scrivere un post sul (presunto) ritorno dell'analogico in fotografia, che significa molti hipster in giro con vecchie fotocamere a pellicola. Poi ho letto questo articolo uscito sul New Yorker: mi sono fatto qualche domanda, dato qualche risposta, ed eccoci qua.
Nel pezzo in questione, che ha fatto parlare parecchio sui social e ha acceso polemiche d'ordinanza tra gli appassionati, l'autore celebra un funerale per gli apparecchi fotografici come li conosciamo. In pratica - dice Craig Mod - non scompariranno solo le compatte, già oggi cannibalizzate da smartphone sempre più performanti. Anche i professionisti sentiranno sempre meno il bisogno di ingombranti, scomode e poco connesse reflex in favore di quelle che Mod chiama "networked lenses": in pratica smartphone ancora più evoluti sotto il profilo fotografico oppure ibridi tra smartphone e fotocamere come la serie Nx di Samsung, già in commercio. La ragione di questa tendenza, spiega l'autore, risiede da un lato nella ormai accertata supremazia del digitale sulla carta: le risoluzioni degli schermi, per quanto in crescita, sono ampiamente soddisfatte dalle capacità di ripresa di uno smartphone evoluto. Dall'altro, la qualità di questi strumenti è cresciuta moltissimo, tanto che oggi si possono scattare con un cellulare immagini che pochi anni fa erano realizzabili solo con una reflex di fascia alta. Last but not least, se un tempo non lontano un fatto poteva dirsi veramente tale in quanto fotografabile (e quindi documentabile) oggi l'accento, anche per la fotografia, è posto sulla sua "condivisibilità" in tempi rapidi, terreno su cui gli apparecchi fotografici professionali non offrono oggi moltissimo.
Allora che dire, "Goodbye cameras"? Probabilmente sì, anche se non necessariamente in questi termini.
Certamente è vero che, già oggi, la maggior parte delle persone in possesso di un buon smartphone non sente più il bisogno di possedere un apparecchio fotografico. Il mercato delle compatte è ampiamente avviato verso la sua fine in tempi relativamente rapidi, francamente senza rimpianti da parte mia.
In generale, chi utilizza la fotografia come strumento per documentare o dare notizie dispone di molti validi strumenti senza mettere mano ad una reflex: con un paio di ritocchi fatti "on camera" con un'app tipo SnapSeed, una buona immagine scattata col cellulare (dai 5 mp in su) può essere pubblicata non solo online ma anche su carta. Infatti ogni giorno media vecchi e nuovi propongono foto scattate in questo modo senza che nessuno si scandalizzi. Io stesso, ormai impigrito, trovo noiosissimo e anche un po' snervante scaricare i file Raw dalla reflex al Mac, selezionarli, importarli in un programma di fotoritocco, elaborarli e poi convertirli in jpeg a bassa risoluzione destinati a finire sul web.
Però se siete professionisti dell'immagine o comunque "fotografi", aspettate ancora un attimo a buttare alle ortiche la vostra attrezzatura e considerate qualche fattore:
1) Lenti. Il nostro Craig Mod (che, per inciso, non è un fotografo) preconizza un futuro dominato dalle "networked lenses" dimenticando che quello che manca agli smartphone attuali sono proprio lenti di buona qualità. I vantaggi di un discreto zoom per reflex 35 mm sono ancora anni luce avanti rispetto all'orrendo zoom digitale. Banalmente, per scattare una buona foto con un Iphone o con un Samsung, ma pure con un Nokia Lumia, ti devi avvicinare o allontanare dal soggetto e sperare che ci sia una buona luce.
2) Qualità pura. Se vuoi stampare immagini formato lenzuolo o ricchissime di dettagli, prive o quasi di "rumore" se scattate in bassa luminosità per ora lo smartphone non fa per te.
3) Velocità. Gli smartphone sono fotograficamente lenti e non sono un buon mezzo per fotografare soggetti in rapido movimento o situazioni sportive.
Questi (ed altri) limiti verranno superati in un tempo relativamente breve nel mercato consumer, ma nel frattempo le fotocamere (o i loro discendenti) di fascia alta avranno sistemato l'astina della qualità a nuovi livelli, per cui è molto difficile prevedere con certezza cosa succederà tra 5 o 10 anni.
Su una cosa però sono sicuro: ci saranno ancora i figli degli hipster per le strade a fotografare con macchine uscite dal passato e rullini scaduti nel 2014, ma questa è un'altra storia.
Paolo

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