Arzach
Da tempo Jean Giraud, meglio noto come Moebius, era impegnato in una lotta contro un male incurabile.
Pochi minuti fa ho appreso che quella lotta, come troppo spesso accade, Moebius l'ha persa.
Quando muore un personaggio del fumetto si fa presto a scrivere qualcosa, magari due righe di comodo.
Ma Moebius era davvero un grande, un rivoluzionario in grado di cimentarsi con eguali ottimi risultati con il classico fumetto d'avventura, basti pensare a Blueberry o al recente episodio realizzato per la serie XIII, e con qualcosa di più personale e sperimentale come il Mondo di Edena o Arzach.
Recentemente ho avuto modo di conoscerlo personalmente a Napoli (nel corso di una Napoli Comicon) e ammetto di essere molto colpito dalla sua modestia e semplicità e dal candore con cui ammise, nel corso dell'intervista che realizzai, che la scelta dei progetti ai quali decideva di dedicarsi era dettata anche da esigenza di natura economica.
Un'altra luce che si spegne nel firmamento del mondo del fumetto, un'altra vuoto incolmabile si apre come una voragine.
foto di gruppo con autoritratto
una fotografia del 2010 scattata alla fondazione Cartier
nel corso di una mostra a lui dedicata