All'entrata del nido c'è un cartellone con delle foto e un racconto (che non sono mai riuscita a leggere completamente...essendo sempre di corsa)..fra queste foto c'è quella di una manina che cerca di mettere una conchiglia di pasta in un barattolo di vetro ambrato. E' la manina di un bebè, piccolo, di nemmeno un anno. Lo si vede. La manina è grassotta al punto giusto, con le falangi non ancora delineate perché così tonde da sembrare cannoncini di pasta frolla da mordere.
E' la mano di mio figlio. LO SO.
Stamattina ho messo piede, l'ultimo piede, l'ultimo passo, in questo mondo bebè... per l'ultima volta.
Ho guardato quella foto, ancora una volta e per l'ultima volta, per poterla imprimere nella mia testa per sempre. Mi ha accompagnato fino alla porta della sezione un magone simile ad un macigno sullo stomaco. Poi non ci sono riuscita. A trattenermi.
HO PIANTO. Oddioquantosonoridicola.
Ho abbracciato la tata del mio ometto come se fosse la mia tata. Ho visto le sue impronte di manine ovunque, sul muro, sui disegni..ho visto i suoi pasticci, le sue cadute, le risate e i pianti. L'ho immaginato mentre dorme e mentre gioca.
Adesso fra quei muri ci sono anche le mie lacrime.
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