La relatrice di maggioranza, Magda Zanoni, del Partito Democratico ha infatti annunciato un emendamento alla Legge di Stabilità in discussione in queste settimane in Parlamento, che dovrebbe andare a sanare tale situazione: quando il coniuge proprietario è costretto a lasciare la casa propria dopo la separazione, ed è costretto ad andare a vivere in affitto altrove, la casa che la moglie (solitamente) o il marito si godrà al posto suo (magari anche con l'amichetto o l'amichetta) diventa per lui o per lei una seconda casa, sulla quale si vedrà costretto / a a pagare sia la Tasi che l'Imu (per la serie: oltre il danno, la beffa!). Ma con la Legge di Stabilità, tale stortura clamorosa dovrebbe non avvenire più e la casa lasciata all'altro coniuge verrà considerata prima casa comunque, esente quindi da Imu e Tasi, e sulla quale si continueranno a pagare solo le eventuali tasse Irpef.
Non è certo questa la soluzione a tutti i mali, ma almeno si evita un accanimento ulteriore in situazioni economiche già difficili, conseguenti a molte separazioni (ma c'è già chi protesta, vedendo dietro alla manovra un voler favorire i divorziati rispetto alle coppie normalmente sposate).
La commissione Bilancio del Senato dovrebbe terminare comunque l'esame del ddl entro pochi giorni, per consegnarlo con gli emendamenti al Senato già da lunedì prossimo. Il provvedimento passerà poi alla Camera dei Deputati, per la seconda fase della discussione. L'iter della manovra dovrà concludersi obbligatoriamente con l'approvazione entro il 31 Dicembre, per fare in modo che la normativa (compresa quella sulla Tasi) possa entrare in vigore come da prassi dal 1 Gennaio prossimo.
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