Addis Abeba (Etiopia) /Unilever porterebbe lavoro ma si temono comportamenti "negrieri"

Creato il 11 marzo 2014 da Marianna06

  

Unilever aprirà una fabbrica di saponi in Etiopia, primo passo per replicare un “modello Vietnam” che suscita in realtà soprattutto timori. Ad annunciare la decisione è stata la multinazionale anglo-olandese, una delle più importanti nel campo dell’alimentazione, delle bevande, dei prodotti per l’igiene e per la casa.

Secondo Dougie Brew, responsabile per l’Africa di Unilever, la multinazionale ha preso in affitto terreni in una “zona industriale speciale” situata circa 30 chilometri a sud-est di Addis Abeba.

Nell’impianto ha precisato che saranno prodotti saponi ma ,in un secondo tempo, Unilever dovrebbe puntare sull’alimentare.

“Abbiamo deciso di investire a lungo termine in Etiopia – ha detto Brew – per via delle dinamiche demografiche, di una crescita diffusa e dell’opportunità di creare dal nulla un modello imprenditoriale inclusivo e sostenibile”.

Le intenzioni manifestate all’apparenza gratificherebbero chiunque, specie se il lavoro è una risorsa indispensabile per la pluralità delle famiglie  ma si teme il “modello Vietnam”, tutto profitti per la multinazionale e totale assenza di diritti sindacali per i lavoratori.

L’Etiopia ha una popolazione di oltre 90 milioni, seconda in Africa solo alla Nigeria.

Secondo il Fondo monetario internazionale (Fmi), il Prodotto interno lordo (Pil) è cresciuto in media del 9,3% negli ultimi quattro anni e nel 2014 potrebbe aumentare ancora dell’8%.

  

  Nella foto un'immagine del centro città di Addis Abeba  

  

  a cura di  Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

  


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