Adobe Digital Editions e i files ACSM

Creato il 25 febbraio 2012 da Hnikarr

Adobe Digital Editions (spesso abbreviato in ADE) è il principale lettore di ebook per computer. Non è l’unico, ovviamente, ma è quello con cui avrete a che fare più spesso, soprattutto se siete soliti acquistare ebooks sui siti delle varie case editrici e vi ritrovate dunque a dover interagire con un ebook protetto dai famigerati DRM. Quando si acquista un ebook protetto da DRM, la prima cosa da fare per poterlo leggere è aprirlo attraverso Adobe Digital Editions. Fanno ovviamente eccezione i libri acquistati su Amazon e destinati al Kindle, spesso distribuiti in un formato non supportato da Adobe Digital Editions, ma in generale il passaggio obbligato è attraverso il nostro caro amico ADE, per ottenere un ebook leggibile. Per essere più precisi, il passaggio attraverso Adobe Digital Editions è obbligatorio per ottenere un ebook, perché ciò che riceviamo al momento dell’acquisto di un ebook non è l’ebook stesso, ma un file con estensione ACSM. Che è una cosa molto diversa. Se Adobe Digital Editions è installato correttamente, se lo abbiamo attivato col nostro ID Adobe, se non ci sono problemi di sincronizzazione tra orologio del computer e orologio del server del sito, e se non si verifica tutta una serie di altri possibili incidenti di percorso, non avremo mai alcun contatto diretto coi file ACSM e dunque non ce ne dovremo preoccupare. Qualche volta, però, un incidente di percorso si verifica e così dobbiamo occuparcene. Vediamo dunque più nel dettaglio cosa sono i files ACSM e come funzionano. Prima di tutto, un file ACSM non è un ebook. La sigla ACSM sta per Adobe Content Server Manager e questo dovrebbe darci già un indizio sulla funzione di questo file: non è un ebook, ma un file che si occupa di scaricare il nostro ebook. Più precisamente, il suo lavoro consiste nel mettersi in contatto col server su cui si trova lo ebook, registrare lo ebook con il nostro profilo Adobe (in pratica lo intesta a noi) e poi scaricarlo all'interno di Adobe Digital Editions. A questo punto, Adobe Digital Editions potrà confrontare la registrazione dello ebook, verificare che sia identica alla proprie registrazione (in pratica, controlla che lo ID con cui abbiamo registrato Adobe Digital Editions sia lo stesso con cui abbiamo acquistato lo ebook) e procede a decrittare il contenuto del nostro ebook, consentendoci così di leggerlo. Il file ACSM andrà allegramente perduto, perché ormai ha svolto il suo lavoro, e nella cartella “My Digital Editions” troveremo il nostro ebook, in formato PDF oppure Epub, a seconda di cosa abbiamo acquistato. A cosa serve tutto questo giro contorto? In pratica, a nulla: è uno dei pedaggi che dobbiamo pagare, come utenti, all’esistenza dei DRM e al loro diffuso impiego nel campo editoriale. Quando acquistiamo un ebook, invece di scaricare direttamente il nostro ebook e poi farne quello che vogliamo, dobbiamo scaricare un piccolo file ACSM e passarlo attraverso Adobe Digital Editions (operazione che, per lo meno, avviene in automatico, se tutto funziona a dovere) in modo da fargli recuperare il nostro ID Adobe (ossia il profilo con cui ci siamo registrati al momento dell’installazione di Adobe Digital Editions). Il file ACSM scaricherà quindi lo ebook vero e proprio, marchiandolo col nostro ID, e solo a quel punto lo potremo leggere su un numero limitato di dispositivi sui quali Adobe Digital Editions è stato attivato con lo stesso ID con cui abbiamo acquistato lo ebook. Tutto molto semplice e lineare, giusto? Come ho detto, potrebbero però verificarsi incidenti di percorso, al momento dell’acquisto di un ebook. In questo caso, invece del libro ci ritroveremo per le mani un minuscolo file ACSM (in media si aggira sui 2 KB di dimensione), che non sappiamo come utilizzare. Le alternative non sono molte: possiamo solo aprire il file ACSM con Adobe Digital Editions e aspettare che si colleghi al server, per scaricare lo ebook. Se nel mezzo riusciamo anche a risolvere il problema che ci ha impedito il download diretto, allora sarà molto meglio, ma questa è la parte più complicata, perché i problemi possono essere causati dagli eventi più strani: una delle più diffuse cause di errore, per esempio, è dovuta a una possibile differenza tra l’orario del nostro computer e l’orario del server su cui si trova l’ebook, differenza che rende impossibile la sincronizzazione (e che si può risolvere sistemando ora e/o data del nostro computer). Un’ultima cosa. Se dopo aver scaricato e convalidato correttamente il vostro ebook vi illudete di poterlo leggere ovunque, allora vi sbagliate di grosso. C’è un limite al numero di lettori su cui potete leggere lo ebook, come ho già detto, e il limite è 6 se non è stato modificato di recente: questo limite è causato dai DRM. Una volta che lo ebook è apparso nella cartella “My Digital Editions”, infatti, non abbiamo ottenuto un normale file PDF o Epub, ma un file criptato. Se proviamo ad aprirlo in un qualsiasi altro modo che non si attraverso un Adobe Digital Editions attivato col nostro ID, ciò che ci apparirà sarà un file illeggibile. Questo perché i DRM applicati a un ebook, di solito, consistono proprio in una forma di crittografia, che Adobe Digital Editions provvederà a decrittare di volta in volta, attraverso la chiave che è stata generata al suo interno al momento della registrazione del programma e che è collegata al nostro ID. Normalmente non è possibile rimuovere questa protezione e ricavare un ebook pulito, o almeno non con mezzi leciti, ma esiste almeno uno script realizzato in Python che si occupa proprio di questo: rimuovere la protezione dagli ebook. Tutto ciò è considerato illegale dalle case editrici, per cui non vi fornirò dettagli su come fare, ma potete trovare facilmente sia lo script, sia una guida su come si utilizza, attraverso una semplice ricerca con Google, se ne avete bisogno e credete sia necessario agire in questo senso. Se sceglierete questa strada, "remove drm from epub" è probabilmente la frase migliore da cercare su Google...

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