Danny maniaco del selfie
Danny Bowman è un giovane diciannovenne vittima della mania selfie, poiché l’unico pensiero che lo attanagliava era quello di scattarsi fotografie cercando di risultare il più fotogenico possibile. La mania del selfie era diventata una vera e propria dipendenza per il giovane, il quale saltava scuola e passava circa 10 ore al giorno a farsi fotografie con il suo iPhone. Inizialmente, nemmeno i genitori sono riusciti ad aiutarlo, poiché ha resistito fino all’ultimo.
Queste le dichiarazioni del giovane: “Ero costantemente alla ricerca della foto perfetta, e quando mi sono reso conto che non esisteva, volevo morire. Ho perso i miei amici, la mia educazione, la salute, e quasi la mia vita. Tutto quello che mi interessava era di avere il telefono con me per soddisfare il mio bisogno di farmi una foto in ogni momento. Alla fine ho capito che non c’era modo di fare andare via quella ‘fame’ ed è stato lì che ho toccato il fondo”.
Il dottore che ha attualmente Danny in cura lancia un appello, poiché la mania del selfie è sintomo di una patologia psicologica chiamata dismorfofobia, in cui i giovani hanno una visione distorta della propria immagine, preoccupandosi quindi di come appaiono al mondo esterno, la quale causa stress emotivo e incapacità di avere relazioni.