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Adolescenti: regolazione delle emozioni, stress sociale e capacità di coping. Una ricerca sul campo. 2 parte

Da Psychomer
by Paola Sacchettino on gennaio 18, 2012

Il campione della ricerca era composto da 626 studenti  (M. 354 e F. 272) delle scuole superiori, in età compresa tra i 14 ed i 16 anni, ai quali fu chiesto loro di completare un questionario sul Coping e lo Stress analizzando, in particolare, come essi giudicavano nove situazioni stressanti e come si comportavano in tali situazioni.

Al fine della ricerca, venivano presi in considerazione soltanto gli studenti che indicavano di aver provato una determinata situazione di stress negli ultimi mesi (Frequenza della valutazione). Il Goal framing fu valutato con domande a risposta chiusa.

 Sono stati esaminati 5 aspetti:

  1. Intensità dello stress
  2. Emozioni positive e negative
  3. Regolazione delle emozioni
  4. Supporto sociale percepito
  5. Goal framing

 Successivamente, sono state sviluppate le seguenti 5 ipotesi :

  1. Il goal framing, cioè il modo in cui gli adolescenti danno significato allo stressor, influisce sulla personale scelta della strategia di coping. Più specificamente, gli studenti il cui obiettivo è mantenere il proprio benessere individuale, si affidano alle strategie di coping “come to terms” (scendere a patti), anzichè alle strategie basate sull’affrontare lo stressor.  Il contrario accade negli studenti  che hanno come obiettivo di risolvere il conflitto (FS strategies).
  2. Il diverso uso del coping degli studenti, si riflette nei diversi aspetti della loro rappresentazione mentale dello stressor. Più specificamente, le strategie che affrontano lo stress sono associate positivamente ad intensità dello stress, emozioni negative e disponibilità percepita dei coetanei. Queste strategie di  coping sono associate negativamente ad emozioni positive e alla disponibilità percepita del sostegno dei genitori. Opposte associazioni avverranno per il coping in cui si cerca di scendere a patti (CT strategies).
  3. L’intensità dello stress in una situazione di conflitto con l’autorità dei genitori è direttamente influenzata da strategie FS (stress in aumento), da regolazione di emozioni (stress in diminuzione), da supporto sociale (stress in diminuzione) e da goal framing (la risoluzione del conflitto aumenta lo stress).
  4. Nei modelli stimati è stata fatta una distinzione tra strategie di coping focalizzate sul problema e quelle focalizzate sulle emozioni (approccio ed elusione) e generalmente si crede che il coping focalizzato sul problema porti più benefici a lungo termine per affrontare le avversità rispetto al coping emozionale (Lazarus e Folkman, 1984).
  5. Tuttavia, molti autori hanno sostenuto che senza la conoscenza del “goal” dell’individuo è quasi impossibile fare previsioni sull’efficienza della strategia di coping, mettendola in relazione con un particolare stressor (Boekaerts, 1996).

I risultati dello studio dimostrano che il Goal Freming ha lo scopo di creare una forma mentale, rivolta al contenuto e allo scopo delle strategie di coping utilizzate.

Gli adolescenti che si focalizzano sia sugli stati finali desiderati, sia su quelli indesiderati per risolvere il conflitto, tendono a sperimentare più stress e ad utilizzare strategie FS, rispetto a quelli che si concentrano soprattutto sugli stati finali desiderabili.

Per contro, l’uso di strategie di coping CT, non dipende dal goal framing.

La rappresentazione mentale che gli studenti hanno dello stressor dipende dalla modalità di coping che utilizzano nel conflitto con l‘autorità  dei genitori.

Il processo di creazione di significato degli studenti che utilizzano strategie di coping CT, è totalmente diversa da quella dei giovani che fanno uso di strategie di coping FS.

Non è tanto l’alta regolazione delle emozioni che ha un effetto benefico sull’intensificazione degli sforzi, ma il controllo suddiviso tra regolazione delle emozioni ed il venire a patti con le proprie strategie di coping.

Il Goal Framing, la regolazione delle emozioni e la percezione del supporto sociale sono tre aspetti importanti della rappresentazione mentale di un giovane: influenzano l’allenamento ad affrontare intensità dello stress e quindi la scelta della modalità di coping.

Questo spiega perché alcuni ragazzi considerano il conflitto con l’autorità dei propri genitori come un aspetto normale della vita quotidiana al quale devono adattarsi, mentre altri lo vedono come una sfida dello sviluppo.

La Boekaerts sostiene che i risultati della propria ricerca, per quanto riguarda l’interazione tra coping ed i vari aspetti della rappresentazione mentale dello stress, devono essere interpretati con cautela, poiché sono stati evidenziati in relazione ad un solo tipo di stress sociale e conclude che in ricerche future occorrerà determinare per quali motivi i giovani decidono di utilizzare le strategie di coping focalizzate sulle emozioni piuttosto che sul problema, proprio in relazione ai vari tipi di stress.

Secondo l’autrice si può però affermare che la scelta di una modalità di coping è determinata dal contesto che si crea come risultato di un processo di “generazione di senso”.

Goal Framing, regolazione delle emozioni e percezione del supporto sociale sono tre aspetti importanti della rappresentazione mentale di un giovane che influiscono sull’allenamento ad affrontare l’intensità dello stress e quindi sulla scelta della modalità di coping. Questo spiegherebbe perché alcuni ragazzi considerano un conflitto con l’autorità dei propri genitori come un aspetto normale della vita quotidiana, al quale devono adattarsi, mentre altri lo vedono come una sfida dello sviluppo.

Fonte: articolo INTENSITY OF EMOTIONS, EMOTIONAL REGULATION, AND GOAL FRAMING: HOW ARE THEY RELATED TO ADOLESCENTS’ CHOICE OF COPING STRATEGIES? (Monique Boekaerts) – Anxiety, Stress and Coping, 2002, Vol. 15, No. 4, pp. 401–412


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