Insomma gli è uscito fuori e sono scoppiate polemiche furibonde alle quali ha risposto con l’argomento un po’ ipocrita che davvero unisce il continente: la frase è stata estrapolata dal contesto. Ma disgraziatamente per lui -che comunque è abbastanza lucido da essersi aumentato lo stipendio da 90 mila a 350 mila euro l’anno non appena eletto alla presidenza dell’organismo – il contesto era proprio questo: la Merkel come emula di Hitler veniva alla fine di una frase chiarissima: “tutti sono d’accordo che un filo rosso scorre attraverso la storia dell’Europa: la preferenza dei popoli per l’indipendenza delle loro piccole nazioni e l’ostinazione dei politici a unirli”. Assolutamente in linea di significato con la successiva elencazione di nomi. Anche se non sappiamo per chi faccia il tifo questo signore.
Ora la cosa sarebbe solo una curiosità se non fosse che fa trasparire, attraverso le parole di un gran commis, come anche in Germania la politica della Merkel venga percepita come una sorta di tentativo di dettare legge a tutto il continente, di imporre le proprie visioni anche senza legioni o vecchia guardia o waffen ss. Ma noi resisteremo: parafrasando Pier Capponi se loro suonano le trombe, noi faremo suonare i nostri coglioni.