ADOTTA UN LIBRO #22 : Il Comandante di Auschwitz di Thomas Harding

Creato il 10 novembre 2015 da Cristina @LeggereShh
« La maledetta guerra ha distrutto anche la nostra felicità, così come ha distrutto milioni di famiglie, facendole a pezzi e diffondendo un'indicibile sofferenza in tutto il mondo...»

INFO LIBRO

Alla fine della seconda guerra mondiale, viene creato un pool investigativo per scovare e assicurare alla giustizia internazionale i gerarchi nazisti responsabili delle atrocità dell'Olocausto. Uno dei migliori investigatori del gruppo è Hanns Alexander, ebreo tedesco arruolatosi nell'esercito britannico per sfuggire alle persecuzioni delle SS. Il suo nemico numero uno si chiama Rudolph Höss, il terribile comandante di Auschwitz, responsabile del massacro di due milioni di persone e grande sostenitore della soluzione finale voluta da Hitler. Höss - che vive sotto falsa identità - è una preda difficile da stanare e Hanns dovrà inseguirlo per tutta l'Europa per riuscire a portarlo davanti alla corte di Norimberga dove la sua testimonianza lascerà i presenti senza fiato. Questo libro scritto dal pronipote di Alexander racconta una sconvolgente pagina di storia: le vite parallele di due tedeschi, un ebreo e un cattolico, divisi dal nazismo, ma destinati ad incrociarsi di nuovo in circostanze incredibili, fino alla resa dei conti finale!
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Ho letto Il Comandante di Auschwitz più di due anni fa, spinta dalla curiosità di intraprendere un viaggio storico attorno alla pagina più buia della storia moderna e contemporanea - come è stato lo sterminio nazista - ma da un punto di vista completamente diverte e quanto mai controverso: quello di Rudolph Hoss, primo comandante del campo di concentramento di Auschwitz ed ideatore delle camera a gas, come strumento di semplificazioni e velocizzazioni delle uccisioni.
Potrebbe essere scambiato per un thriller, data la sua spietatezza e le emozioni fredde, calcolate e raccapriccianti che disseminano gran parte della narrazione, ma è tutto vero!
E' la storia di due uomini, legati indissolubilmente da un destino opposto che li condurrà ad una ricerca estenuante condotta fino al limite delle forze. E' la storia di due facce della stessa medaglia. Della stessa Germania. Quella buona. E quella sbagliata!
Sinceramente, non sono riuscita a trovare una nota negativa o una critica da muovere verso lo stile adottato da Harding che ho riscontrato come fedele, cruenta, reale, obbiettiva e vera in ogni sua singola parte. E' riuscito, infatti, a dare il giusto risalto tanto al protagonista quanto all'antagonista di questa storia; riuscendo a tracciare la mente di Hoss, entrare nei suoi schemi, scavando in profondità nella sua vita, nei suoi affetti, nel suo passato e nelle sue abitudini, quasi tentando di trovare una parvenza di giustificazione all'abominio perpetrato durante la sua esistenza.
Ogni riferimento non viene lasciato alla libera interpretazione del lettore, non esiste spazio alcuno al negazionismo o al dubbio perchè la narrazione viene costantemente accompagnata, ad intervalli regolari, da contesti storici ben evidenziati, da testi riprodotti fedelmente e dalle note, a fine capitolo, capaci di creare perfettamente il quadro della situazione da ogni punto di vista.
Quella che si palesa al lettore è un'analisi lucida, attenta e peculiare attraverso la psiche dei due protagonisti e nelle ragioni insite al nazionalsocialismo che è stato artefice della trasformazioni di molti uomini, da padri di famiglia ad orchi senza anima, cuore e coscienza!

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CHI E' HANNS ALEXANDER?
Un ebreo tedesco rifugiatosi in Inghilterra per fuggire alla persecuzione nazista. Colui che ha rintracciato e scovato, dopo una ricerca estenuante per tutta Europa, Il Comandante di Auschwitz conducendolo sino alla corte di Norimberga. 

CHI E' RUDOLPH HOSS?

E' stato un ufficiale tedesco, membro delle SS e comandante presso il campo di concentramento di Auschwitz. A lui si deve la rapida costruzione del campo e, soprattutto, l'idea che ha portato alla costruzione delle camera a gas, come principale strumento atto a semplificare e velocizzare il piano delle uccisioni. 
Il 2 Aprile 1947 venne condannato alla pena di morte per impiccagione, eseguita il 16 Aprile dello stesso anno dinanzi l'ingresso del crematorio di Auschwitz.
PERCHE' LEGGERLO?
Perchè rappresenta un modo diverso di approcciarsi ad un argomento storico da sempre trattato da un unico punto di vista. Non è un romanzo o una ricostruzione romanzata di un fatto realmente accaduto, ma è la vita vera vissuta in una maniera diametralmente opposto e guidata da valori, idee e concezioni così diverse che, anche senza volerlo, incastrate da un dubbio destino, inevitabilmente finiscono per incrociarsi in quello che si rivelerà l'atto finale. 

E dopo tempo immemore, cari Lettori, sono tornata ad occuparmi di questa mia amata - e per mia colpa ingiustamente trascurata - rubrica dedicata alle mie personalissime proposte di adozione, scegliendo un modus operandi un po' diverso dal passato. 
Cosa ne pensate? Conoscevate questo libro? Lo avete letto?
Lasciatemi tutte le vostre impressioni/considerazioni/appunti/critiche nei commenti :)
Cristina

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