40 anni fa il WWF per la prima volta in Italia lanciò l’allarme su questa specie che rischiava l’estinzione: nella nostra penisola sopravvivevano poche centinaia di lupi. Odiati, perseguitati, massacrati con ogni mezzo da cacciatori, pastori e allevatori.
Con l’Operazione San Francesco (1972) il WWF assieme al Parco Nazionale d’Abruzzo, diede coraggiosamente l’avvio al primo, serio, progetto per la conservazione del lupo nel nostro Paese. Cosa fa il WWF in concreto per garantire un futuro al lupo? Si batte con ogni mezzo possibile contro la crudele pratica del bracconaggio, contro lacci, fucile e bocconi avvelenati. Si prende cura, nei Centri di Recupero per Animali Selvatici, di quei lupi e cuccioli feriti dai bracconieri, trovati in difficoltà o investiti sulle strade. Con la speranza, una volta guariti, di poterli liberare in natura. Si impegna ad aumentare la sorveglianza dei luoghi dove più è frequente la presenza del lupo, lavorando per favorire una più pacifica convivenza fra le popolazioni locali ed il leggendario predatore. Perché il lupo venga considerato non un nemico da combattere, ma una preziosa ricchezza per le nostre montagne.
Nonostante tutti i nostri sforzi, centinaia di lupi sono vittime del bracconaggio, per proteggere il lupo, il WWF ha bisogno dell’aiuto di tutti noi!
Aiutiamo il WWF a garantire un futuro a tante specie a rischio di estinzione: adotta una specie ora. Grazie a te il WWF potrà fornire un aiuto concreto al lupo che rischia di scomparire per sempre dalla nostra terra.