“Adotta una centrale”: l’istituto Comprensivo “B.Luini” e “Terre di Lago” insieme, per una nuova cultura partecipata di energia rinnovabile

Creato il 25 febbraio 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

L’Istituto Comprensivo Statale “Bernardino Luini”, in viale Rimembranze 4 a Luino, organizza per venerdì 27 febbraio, alle ore 20.45, presso l’Aula Magna della scuola, l’incontro “Adotta una centrale”, in collaborazione con Terre di Lago. Saranno previste, dopo la riattivazione della micro-centrale idroelettrica di Rancio Valcuvia, delle visite guidate rivolte a tutti gli studenti. Dopo l’incontro di venerdì sera, invece, seguirà rinfresco offerto da Terre di Lago.

La locandina di “Adotta una centrale”

Il progetto “Adotta una centrale”. Il progetto “Adotta una centrale”, volto alla riattivazione di una micro-centrale idroelettrica nel nostro territorio (ndr, a Rancio Valcuvia) è un esempio di azione dal basso con cui la popolazione può fare scelte che favoriscano lo sviluppo di energia pulita e rispettosa dell’ambiente. Il progetto prevede un percorso educativo sull’energia per sensibilizzare i giovani consumatori sulla necessità di nuovi stili di consumo dell’energia. ”Terre di Lago” sta contribuendo alla diffusione di questo progetto con la Cooperativa Retenergie, il Distretto di Economia Solidale di Varese (DES-VA), l’Associazione CO-Energia, la Comunità Pastorale di Canonica, Cavona, Duno, Rancio, Cassano e Ferrera.

Gli obiettivi del progetto “Adotta una centrale”. L’obiettivo, dopo la proposta per passare ad un fornitore di energia elettrica al 100% rinnovabile, è sviluppare una produzione di energia elettrica elettrica da fonti rinnovabili nel nostro territorio puntando sull’azionariato popolare. Le motivazioni che stanno alla base di questa fase sono: evitare le emissioni di CO2 sapendo che il 60% della produzione totale di energia elettrica che consumiamo deriva dall’utilizzo utilizzo di fonti non rinnovabili come carbone, petrolio e gas; la produzione di energia elettrica è spesso gestita da grandi gruppi economici economici che hanno la possibilità di condizionare anche le scelte politiche degli stati; si può produrre energia riattivando piccole centrali idroelettriche distribuite sul territorio con canalizzazioni già esistenti e con bassissimo impatto ambientale; produrre energia da fonti rinnovabili presenti sul territorio ha un forte valore educativo per le nuove generazioni, rappresenta anche un esempio di filiera corta perché viene meno il problema di estrarre l’energia primaria ed il problema di distribuirla a distanza per il suo utilizzo. Infine, in sostanza, si utilizzano le risorse risorse locali per produrre energia sia per una maggiore consapevolezza del valore dell’energia, con il consumatore che può diventare azionista di una centrale per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, sia realizzando un processo di democratizzazione del bene “energia”.

Il piano UE 20-20-20 ed il progetto Valcuvia 20-20-20. Il “Piano d’azione d’azione energetico energetico dell’Unione Europea”, approvato nel dicembre 2008, ha fissato alcuni obiettivi in materia di efficienza, di contenimento dell’inquinamento e di fonti alternative rinnovabili da raggiungere entro il 2020: è l’ormai noto piano UE 20-20-20, in cui si pone l’obiettivo di aumentare l’efficienza l’efficienza energetica energetica del 20%, di contenere le emissioni del 20% e di produrre energia rinnovabile per una quota del 20% sul totale di energia consumata. Anche in Valcuvia le amministrazioni comunali di Brinzio, Cassano Valcuvia, Castello Cabiaglio, Ferrera di Varese, Grantola, Masciago Primo e Mesenzana, con il supporto della Comunità Montana Valli del Verbano, hanno aderito al Patto dei Sindaci, iniziativa promossa dalla Commissione Europea per aggregare in una rete permanente i Comuni europei, al fine di condividere le iniziative rivolte a migliorare l’efficienza energetica e a promuovere uno sviluppo economico a basse emissioni di anidride carbonica. A tal fine le sopraccitate amministrazioni hanno avviato il progetto “VALCUVIA 20-20-20″.

Per ulteriori dettagli sulla riattivazione della mini-centrale idroelettrica di Rancio Valcuvia consultare il documento sul sito terredilago.it.


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