Teodora la fornicatrice
La società Dante Alighieri, fondata nel 1889 per opera di alcuni intellettuali tra cui Giosuè Carducci, ha promosso una interessante iniziativa finalizzata alla salvaguardia e tutela del patrimonio linguistico italiano. E' molto semplice: ognuno di noi può scegliere una parola non più di uso comune e utilizzarla al posto del loro corrispettivo moderno, se esiste, o usarla e basta non appena se ne ha l'occasione.E' invito che rivolgo a tutti i blogger che stanno leggendo: adottate una parola vetusta (anche vetusta è vetusta, in pratica è vetusta al quadrato), e usatela quante più volte potete.
Prima di svelarvi quella che ho adottato io vi linko il blog ufficiale in cui è nata l'iniziativa:
http://adottaunaparola.ladante.it/
La parola è: fornicare
Partiamo dal significato e dall'etimologia: fornicare significa innanzitutto avere rapporti sessuali, di natura non precisata, con una persona di sesso non precisato, anche il proprio. Sinonimo di fornicare è copulare, scopare, trombare. Anche copulare è un termine parecchio inusuale ormai. Altri sinonimi potete trovarli su Tv, Sorrisi e canzoni e riviste simili.
Fornicare deriva da fornice, una struttura architettonica arcuata sotto la quale si radunavano le meretrici per accogliere i clienti. Quindi fornicare significa appunto: andare ai fornici per avere rapporti sessuali con una prostituta.
Se prima quindi indicava appunto l'andare per fornici, adesso fornicare è caduto in disgrazia proprio a causa di questa grandissima varietà di termini con cui si può descrivere l'atto sessuale, tant'è che il termine fornicare ormai credo che non lo usino più neanche i preti durante le confessioni. Ma di questo non ne sono sicuro, mi informerò non appena ne avrò l'occasione.
A proposito, cerchiamo anche un po' di citazioni importanti. La fonte più adeguata è appunto La Bibbia in cui il termine "fornicazione" e i suoi derivati: fornicatore, fornicatori, fornichiere (no, questo me lo sono inventato), compare per ben diciotto volte.
Guardati, o figlio, da ogni sorta di fornicazione; anzitutto prenditi una moglie dalla stirpe dei tuoi padri e non una donna straniera, che cioè non sia della stirpe di tuo padre, perché noi siamo figli di profeti.
Questo sta scritto sulla Bibbia, non l'ha detto Calderoli.
Altro esempio tratto dal Libro...
Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultéri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia,
calunnia, superbia, stoltezza.
... che in effetti è un bel riassunto di termini che potremmo adottare. Stoltezza, ad esempio. Prova a stare in macchina, un'ora e mezza di ritardo a causa del traffico. Un tizio ti taglia la strada e ti fa inchiodare lasciando mezzo copertone sull'asfalto. Metti la testa fuori dal finestrino e a quell'uomo urla: "Stolto! Sei uno stolto di indicibile effluvio!".
Forse qualche secolo fa una frase del genere avrebbe scatenato risse, ma non c'erano automobili e non c'era utilità nel dirlo. Quindi chi si esprimeva in questo modo era ritenuto un visionario.
Impudicizia o impudico è un altro di quei termini che non si usa neanche per sbaglio. Il termine "zozzone" riassume nella sua poetica allitterazione il significato del termine, a metà tra insulto e invito.
Nel tomo La guerra Gotica, Procopio da Cesarea racconta di come Giustiniano ha conosciuto Teodora proprio sotto i fornici. Teodora è la persona per cui ha cambiato la legge secondo la quale un imperatore non poteva sposare una donna qualunque e prima di diventare moglie di Giustiniano, ella era appunto una prostituta e un'attrice. Non era mica è come adesso che le due professioni sono separate. Credo che la separazione delle carriere sia avvenuta dopo la morte di Giustiniano, ma non ricordo di preciso in quale legislatura.
Probabilmente il termine fornicare è stato usato anche da Fabio Volo, ma non lo saprò mai.
Mi impegno quindi, da oggi in poi, a usare questo termine. Anche a caso, ad esempio: "Ciao, che facciamo stasera? Andiamo al cinema? Fornichiamo?". Oppure: "La fornicazione è un atto dovuto".
Poi vi farò sapere come è andata, e soprattutto conterò le volte che dovrò ripetere il termine o sostituirlo con uno più efficace.