La situazione per gli editori di libri è sicuramente ben diversa da quella che vivono le imprese editoriali che invece si concentrano sulla pubblicazione di giornali e riviste.
Un modello di business diverso, non basato sui ricavi da pubblicità, ed un’ utenza più ristretta e al tempo stesso più attenta fanno si che il passaggio al digitale non sia traumatico.
Si stima che la penetrazione di e-readers per la lettura di libri in formato elettronico si assesterà intorno al 15-20% del totale da qui a cinque anni, confermando l’opportunità fornita da una lettura che non è di sostituzione ma integra quella che avviene su carta.
Certamente, anche in questo caso, non è tutto lineare e dare per scontato il favore dell’utenza in quest’area potrebbe portare a errori tanto banali quanto rilevanti.
Come in tutte le analisi di mercato che si rispettino è doveroso verificare quali siano le barriere all’adozione degli e-books.