La prima serata di “Rock Economy” trasmessa da canale 5 lunedi 8 ottobre ha portato non poche sorprese, apprezzabili o no dal pubblico mediatico. Oltre alle canzoni cantate da Adriano Celentano o da quest’ultimo insieme a Gianni Morandi ci sono stati alcuni “intermezzi”, se così si possono definire, in cui si è parlato di varie cose. Per esempio all’inizio del programma si è parlato di “decrescita felice”: un po “fuori luogo” prima di uno show mediatico che sarà costato “fior di quattrini”, invece apprezzabile per il fatto che un tema come questo sia stato “toccato” da un canale generalista come canale 5. In un altro intermezzo è intervenuto il premio nobel dell’economia Jean-Paul Fitoussi e “attorno ad un tavolo” si è discusso di non pagare il debito come anche di promuovere un’economia a livello mondiale che non pensi solo all’interesse e al profitto.
Celentano poi “ha consigliato” di comprare non facendo prestiti a lunga scadenza e quindi della necessità di non fare debiti.
Fitoussi dal suo canto ha anche parlato di un economia liberista contemporanea che sta “distruggendo” il “capitale umano” e non sta producendo “benessere”, anzi sta togliendo sempre più diritti agli individui.
Tutti temi e discussioni apprezzabili per la presenza in un concerto dalla rilevanza mediatica così importante come quello di Celentano ma che da un altro lato sembrano fuori luogo come il tema della decrescita e sembrano forse più adatti ad una trasmissione come un talk show a sfondo politico o ad una tribuna elettorale.
Siamo abituati tutti al Celentano che vuole scandalizzare il pubblico, vuole fare il predicatore e vuole “dire la sua”: allora saremmo forse contenti in tanti se lo potessimo vedere in qualche talk-show o in qualche altro programma dove si parla di politica o di società o di ambiente.
Quest’ultima è allo stesso tempo una provocazione ed un invito rivolti ad uno dei personaggi “più in vista” nel nostro paese.