Ubisoft porta un classico senza tempo su console di nuova generazione
Quando i videogiochi non rappresentavano ancora il punto di riferimento per l'intrattenimento in famiglia, i giochi da tavolo avevano indubbiamente un appeal e un mercato ben superiori rispetto a quelli odierni, soprattutto tra i più giovani, grazie ad una vastissima scelta per tematiche, complessità e qualità dei set, talvolta ispirati a marchi e personaggi famosi. Nonostante l'ineluttabile declino che ha appianato la poliedricità dei suddetti prodotti, catalizzato dall'espansione globale dei "giochi elettronici", vi sono alcuni storici giochi in scatola che non conoscono crisi, forti di una tradizione lunghissima che, ancora oggi, riesce ad allietare gruppi di amici e parenti, in particolar modo durante i periodi di festività come quello appena trascorso.
Tra essi, il più famoso e apprezzato con copyright è indubbiamente il Monopoli, o sarebbe meglio scrivere Monopoly, dato che la Hasbro, società americana che detiene la licenza internazionale, nel 2009 ha acquisito i diritti anche della versione italiana, cambiandone il nome che, oltre settant'anni fa, la Editrice Giochi fu obbligata ad utilizzare a causa del regime fascista, che vietava termini in inglese. Giocato nel complesso da circa ottocento milioni di persone - in base ad una statistica del Guinness dei Primati - e forte di una bizzarra storia evolutiva, transitata persino in tribunale tra furti di regolamenti e contaminazioni da altre produzioni congeneri, il famosissimo gioco di contrattazione di Parker Brothers non solo ha resistito nella sua forma originale del 1935, ma negli ultimi anni è sbarcato con successo in edizione digitale su numerosissimi sistemi, trovando nuova linfa vitale grazie alla diffusione planetaria di smartphone e tablet. Con una mossa un po' a sorpresa, Ubisoft ha deciso di tradurre l'esperienza del Monopoly anche su console di nuova generazione, grazie ad un pacchetto chiamato Monopoly Family Fun Pack uscito in vista delle recenti festività natalizie, forte di un prezzo budget e alcune interessanti introduzioni. Noi abbiamo messo alla frusta la versione per PlayStation 4 e queste sono le nostre impressioni.
Mors tua vita mea
Per chi non conoscesse le regole del Monopoly, come specificato in sede di premessa si tratta di un gioco di contrattazione, ove i partecipanti, fondamentalmente, si contendono lotti di terreno edificabile su un tabellone di quaranta caselle, con lo scopo di provocare la bancarotta degli avversari a suon di salatissimi affitti. Arricchito da soluzioni quali ipoteche, aste e possibilità di proporre scambi, oltre che carte degli Imprevisti e delle Probabilità, legate, ad esempio, al versamento di tasse o magari alla ricezione di un'eredità di uno zio scomparso, il gioco è fortemente plasmato attorno a temi capitalistici, ed è curioso pensare che ancora oggi sia messo al bando a Cuba (chissà che il recente accordo con gli Stati Uniti non sdogani anche il Monopoly), dopo decenni di embargo vissuto anche nella Ex Unione Sovietica sino al suo scioglimento. In Monopoly Family Fun Pack, sviluppato da Asobo, è possibile giocare la versione originale del Monopoly (denominata Plus) sia con il classico tabellone bidimensionale che con una spettacolare variante animata in 3D, per un massimo di sei giocatori in locale o connessi alla rete internet.
Gli slot lasciati liberi dai giocatori mancanti possono essere occupati dalla CPU, la cui intelligenza artificiale è impostabile su cinque differenti livelli di difficoltà, da facilissimo a difficile. A tal proposito, abbiamo notato una certa dose di "fortuna extra" per i lanci di dadi controllati dalla nostra PlayStation 4, a qualunque grado di difficoltà, sebbene con i livelli più bassi vi siano maggiori probabilità di vittoria durante le contrattazioni. Naturalmente nessuno vi cederà i celebri Parco della Vittoria e Viale dei Giardini per Vicolo Stretto e Vicolo Corto, rispettivamente la coppia di proprietà più costose e povere del Monopoly, ma vi è comunque un margine di manovra ben superiore, soprattutto mettendo sul piatto delle offerte e delle controfferte del denaro. Selezionato il proprio segnaposto argentato, da un lotto di nove che comprende anche un Rabbid, oltre ai vari simboli storici del Monopoly come il cagnolino, la macchinina da corsa e la nave, si viene proiettati sul tabellone nella classica casella del Via, circondati da una città viva e pulsante - nel caso del tavolo tridimensionale animato - che per design ed impostazione grafica ricorda da vicino quella del recente SimCity di Electronic Arts. Dopo aver effettuato l'accesso all'Hasbro Channel, è altresì possibile scaricare gratuitamente il setting dedicato ai pestiferi Rabbids di Ubisoft, che aggiungono un pizzico di colore e follia all'aspetto più adulto, ma comunque scanzonato, del tavolo tradizionale. Il gioco, nella sua veste originale, funziona esattamente come quello in scatola, soprattutto in locale giocando con amici (è possibile passarsi di mano un singolo DualShock 4), ciò nonostante, l'impossibilità di saltare alcune sequenze animate o almeno di accorciarle, come quella del lancio dei dadi, allunga ulteriormente la longevità delle partite, non esattamente "brevi" come ben sanno gli esperti del Monopoly. Si tratta di una problematica che influisce soprattutto giocando online, laddove il tempo medio richiesto per la singola sessione è ben superiore rispetto a quello che viene solitamente dedicato ad altri giochi.
Nuovi ingredienti
Al di là delle impostazioni classiche, in Monopoly Family Fun Pack l'opera di Parker Brothers può essere giocata in diverse varianti, più o meno riuscite a seconda delle nuove regole introdotte. La modalità "Dado Rapido", ad esempio, è una di quelle meno apprezzabili, dato che il dado rosso supplementare non spezza gli equilibri tradizionali, ma aggiunge solo confusione laddove non era necessario. In "Denaro Parcheggio Gratuito", la sosta al parcheggio diventa una casella particolarmente utile da visitare, dato che in questa variante è possibile ritirarvi tutto il denaro accumulato tra multe e tasse da pagare; in "Via! e Movimento", transitando sulla casella del Via è possibile decidere se incassare del denaro (400 crediti) o spostarsi su un'altra casella a piacimento del tabellone, oltre che evitare una sfortunata carta degli Imprevisti; in "Doppio Uno" si incassano ben mille crediti quando si ottengono due uno in un fortunoso lancio di dadi; in "Affitto o Aste" gli acquisti delle proprietà libere possono essere fatti solo attraverso le aste, inoltre non si possono incassare gli affitti finché si è in prigione; In "Regola della Ricchezza" il giocatore che raccoglie per primo tremila crediti di capitale vince la partita, mentre in "Migliorie alla proprietà" è possibile costruire case e alberghi sui terreni senza seguire le regole classiche dei gruppi di colore. In alcuni casi si tratta di piccole introduzioni interessanti, ma in quanti ne saranno effettivamente attratti? Del resto, il Monopoly si tira fuori soprattutto nei momenti di aggregazione familiare, ed è difficile immaginare variazioni dell'ultim'ora accettate da tutti su un gioco così collaudato e amato.
A sparigliare ulteriormente le carte in tavola, nel menù di Monopoly Plus c'è spazio anche per la voce My Monopoly, che permette di personalizzare e salvare ben nove tabelloni distinti; non solo è possibile cambiare il centro cittadino posizionando a piacere i vari edifici a disposizione (alcuni si sbloccano giocando alle altre modalità o passando su Uplay e Hasbro Channel), ma si possono anche sostituire le immagini delle caselle con set definiti - in verità non ricchissimi - e rinominare i singoli lotti. Nel menù principale del gioco, oltre alla sezione Monopoly Plus, che racchiude tutte le feature elencate sino ad ora, trova spazio anche Monopoly Deal, un gioco di carte del 2008 basato sugli elementi del Monopoly, nel quale è necessario collezionare tre gruppi completi di proprietà per vincere la partita. In Monopoly Deal fanno la differenza le carte Azione, che permettono, fra le altre cose, di rubare o scambiare carte proprietà e denaro. Si tratta di un gioco di carte piuttosto apprezzato, che in Monopoly Family Fun Pack, al di là dell'esaustivo tutorial, si può affrontare solamente online e contro un massimo di cinque giocatori. E' possibile partecipare a partite veloci, personalizzate o crearne una nuova, inoltre si possono visionare le classifiche aggiornate, ove nel momento in cui scriviamo, al primo posto domina letteralmente un giocatore con ben 350 partite vinte.
Soldi a palate
Dal punto di vista squisitamente tecnico non siamo certo innanzi a una produzione capace di mostrare gli artigli dell'ammiraglia Sony, tuttavia va sottolineato che Monopoly Fun Family Pack propone alcune soluzioni interessanti. Come detto, il design del tabellone animato è ben confezionato e ricorda da vicino l'impostazione grafica dell'ultimo SimCity, inoltre le animazioni dei simboli dei giocatori, quelle del lancio dei dati e delle varie proprietà in vendita, laddove si apprezzano i lavori in corso e le differenze dovute al livello di lusso dei lotti, sono davvero simpatiche e curate.
Peccato si faccia un poco di confusione con i colori, visto il florilegio di input grafici che "disturbano" continuamente l'attenzione del giocatore, rendendo necessarie visite costanti alla visuale bidimensionale per avere sotto controllo le proprie disponibilità. La risoluzione a 1080p regala nel complesso uno scorcio piacevole e inedito sul tradizionale tavolo del Monopoly, impreziosito anche dalla fisica dei dadi virtuali quando impattano sui simboli dei giocatori. Dal punto di vista audio, purtroppo, la musichetta di sottofondo risulta sì simpatica ma sin troppo ripetitiva, mentre è a dir poco fastidioso lo speaker che commenta le varie fasi di gioco.
Pro
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Tabellone animato originale e ben disegnato
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La fisica dei dadi che impatta sui segnaposto
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Fino a sei giocatori in locale o su internet
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Il fascino di un classico intramontabile
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Il gioco di carte Monopoly Deal e il prezzo budget
Contro
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Un pizzico di confusione per i troppi input grafici
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Alcune sequenze animate non si possono saltare
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Regole aggiuntive e personalizzazione non sempre convincenti