Introspezione personale. Si inculi il caro Silvio, si inculi sant' Elpidio, s'inculi pure Ghiz.Vivo in uno stato di day by day da non ricordo più nemmeno quanto, sono un uomo stanco e spento, non trovo il senso alle cose, non trovo il mio senso. Non trovo alcun consenso e ne ho bisogno. Non c'è posto per chi sa stare in piedi, in silenzio. Non c'è posto per chi non sa tacere solo quando dovrebbe, non c'è sfogo per chi non E'. Come me; io non sono. Non ho imparato ad essere. Non completo l'imposizione della mia essenza, dovrei uscire di casa tutte le mattine e picchiare, insultare e massimamente affermare la mia persona in maniera totale e ineluttabile. In maniera intransigente e univoca. Dovrei bruciarvi con la mia superiorità morale, che si sa, è sempre presunta poichè in realtà non distingui un peto da un'altro che per la puzza. Nel regno delle nullità vincono quelle più colorate e io mi spegno ogni giorno che passa, riversando i colori delle mie emozioni in voli e canzoni, in sogni e disperazioni, in pazzia e coglioni. Non è più il momento di sopportare io temo, e dunque, alzerò la mano ribelle su chiunque cerchi di farmi la pelle. C'è un momento in cui i fiori vengono deposti, c'è un momento in cui le lacrime ti rigano il volto, c'è un momento in cui il marmo ti chiama, c'è un momento in cui i fiori devono essere recisi. Questo è quel momento.
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