Dopo Giovanni Paolo II e il Papa Emerito Benedetto XVI, Michele Affidato “l’Orafo dei Papi” ha avuto il privilegio di poter abbracciare anche il nuovo Pontefice, Papa Francesco.
Un incontro commovente e toccante, come ha raccontato l’Orafo crotonese, quello avvenuto lo scorso 3 aprile in occasione della benedizione di uno dei tanti lavori di arte orafa di cui si sta occupando in questo periodo il suo laboratorio. Insieme a Don Luigi Valente Affidato ha mostrato al Santo Padre la corona realizzata per la preziosa statua di Santa Veneranda che si venera a Carfizzi, il piccolo centro albanofono.
Sono stati momenti di grande emozione per Michele Affidato, accolto da Papa Francesco con un abbraccio, un gesto insolito per un Pontefice al quale però Bergoglio in queste prime settimane di pontificato ha già abituato i fedeli. “Auguri Santo Padre, che il Signore le dia lunga vita, forza e Santità – così si è rivolto Affidato a Papa Bergoglio – Sono onorato di presentarle la corona che ho realizzato. La ringrazio e spero un giorno di poterla vedere nella mia Calabria. Lui sempre sorridente ci ha ascoltati e poi, chinando il capo verso la corona con gli occhi chiusi, si è soffermato a pregare e poi benedirla”. Inoltre l’orafo crotonese ha voluto omaggiare il Santo Padre di un bassorilievo in argento con la riproduzione dell’immagine di Santa Veneranda. “Un incontro- ricorda ancora Affidato – che rimarrà impresso nei miei ricordi per il grande carisma che Papa Francesco mi ha trasmesso”. C’è da ricordare che sono numerose le opere di arte sacra che il Maestro Affidato sta ultimando nel suo laboratorio di Piazza Pitagora. Sono, infatti, numerosi chiese e santuari e non solo calabresi che si affidano alla sua preziosa opera d’arte che ormai non conosce confini. Son tante le opere sacre, dalle corone ai diademi, custodite nei luoghi sacri più prestigiosi della Penisola. Senza contare le preziosissime opere che Affidato ha voluto donare a Papa Giovanni Paolo II e il Pontefice Emerito Benedetto XVI in occasione della venuta in Calabria rispettivamente nel 1984 e nel 2011, oltre ai vari pettorali, aneli, croci e tanto altro donati ai Vescovi italiani.
Di recente sono state commissionate al laboratorio di Affidato le corone per la Madonna dell’Udienza di Melissa e i diademi della Madonna di Porto di Gimigliano, questi ultimi replicati fedelmente a quelli trafugati dal Santuario alcuni mesi fa. Inoltre è in fase di completamento la spada di San Michele Arcangelo di Cuturella che il prossimo 24 aprile sarà anch’essa benedetta da Papa Francesco.
Un prestigioso incarico è inoltre pervenuto al maestro orafo crotonese dalla Basilica Cattedrale di Ostia che gli ha commissionato le corone per la Madonna Regina Pacis, che il prossimo settembre sarà incoronata da autorità ecclesiastiche della Santa Sede.
Infine il laboratorio di Affidato è stato incaricato dal Capitolo della Basilica Cattedrale di Crotone di restaurare la cornice e il diadema del Quadricello della Madonna di Capocolonna. Da alcune settimane si sta lavorando per il recupero della preziosa opera di arte sacra molto cara ai crotonesi che negli anni si era ormai deteriorata come dimostrano i fori in varie parti della cornice, i cedimenti di saldature e le ossidazioni; si stavano staccando, infine, alcune stelle del diadema tempestato di diamantini. Grazie al lavoro certosino di Affidato, il Quadricello presto ritornerà a risplendere in tutta la sua bellezza.
“La Madonna di Capocolonna per noi Crotonesi è la mamma di tutti – afferma Michele Affidato – è una forte emozione poter restaurare e rimettere a nuovo il Quadricello della Madonna della mia città, a cui sono molto legato e per la quale ho sempre avuto una grande venerazione. E’ un lavoro di restauro che faccio con il cuore, un personale ringraziamento alla Madonna sia per la forza che mi trasmette per andare sempre avanti, sia per il bel dono che mi ha dato di esprimermi e poterla servire con la mia arte”. Inoltre precisa Affidato che per questo lavoro non pretenderà alcun compenso perché vuole essere “un regalo alla Madonna ed ai fedeli crotonese”.