Oggi si scrive per il piacere di colei che vuol sognare, perché il sogno è un modo discreto per appagare le fantasie ammantati dall'alone dell'inconsistenza. Ho passato parti di vita con le cuffiette nelle orecchie a sognar materialità di ogni sorta, dove quella sensazione di indistruttibilità dava forza e coraggio. La musica turbinava ad alto volume squarciando i timpani, eppur ne traevo speranza, gioia, voglia di esserci. Oggi i sogni sono integrati nella realtà, sono la gioia di guardare, di essere, di mangiare, di immergersi, di amare, scorrono come il sudore sopra gli occhi mentre deviando sulle labbra con il loro carico di sale. Tenerli nascosti fa comodo, nell'inconsapevolezza si vive meglio, i sogni sono una spinta quando non sono un mondo dove rifugiarsi per non affrontare le quotidianità, da quel mondo non bisogna farsi rapire, per non correre il rischio di vivere in un sogno e scordarsi di vivere la vita.
I sogni sono desideri che l’uomo tiene nascosti anche a sé stesso.Akira Kurosawa
Oggi si scrive per il piacere di colei che vuol sognare, perché il sogno è un modo discreto per appagare le fantasie ammantati dall'alone dell'inconsistenza. Ho passato parti di vita con le cuffiette nelle orecchie a sognar materialità di ogni sorta, dove quella sensazione di indistruttibilità dava forza e coraggio. La musica turbinava ad alto volume squarciando i timpani, eppur ne traevo speranza, gioia, voglia di esserci. Oggi i sogni sono integrati nella realtà, sono la gioia di guardare, di essere, di mangiare, di immergersi, di amare, scorrono come il sudore sopra gli occhi mentre deviando sulle labbra con il loro carico di sale. Tenerli nascosti fa comodo, nell'inconsapevolezza si vive meglio, i sogni sono una spinta quando non sono un mondo dove rifugiarsi per non affrontare le quotidianità, da quel mondo non bisogna farsi rapire, per non correre il rischio di vivere in un sogno e scordarsi di vivere la vita.
Quella sera eravamo in uno dei soliti locali da intrattenimento, non mi andava di partecipare alle discussioni volevo solo ascoltare...la pioggia s'impadronì della notte, era ora di andare...dissi a lei fatti accompagnare, rischi un bagno inutilmente.....misi il casco e accesi la moto, il suono del quattro cilindri diede il là alla sinfonia...la pioggia cadeva copiosa, la visiera e le goccioline formavano curiosi contrasti....sorrisi a me stesso contento di quella sensazione...i lampioni strizzavano gli occhi...arrivai a casa...bagnato..
Oggi si scrive per il piacere di colei che vuol sognare, perché il sogno è un modo discreto per appagare le fantasie ammantati dall'alone dell'inconsistenza. Ho passato parti di vita con le cuffiette nelle orecchie a sognar materialità di ogni sorta, dove quella sensazione di indistruttibilità dava forza e coraggio. La musica turbinava ad alto volume squarciando i timpani, eppur ne traevo speranza, gioia, voglia di esserci. Oggi i sogni sono integrati nella realtà, sono la gioia di guardare, di essere, di mangiare, di immergersi, di amare, scorrono come il sudore sopra gli occhi mentre deviando sulle labbra con il loro carico di sale. Tenerli nascosti fa comodo, nell'inconsapevolezza si vive meglio, i sogni sono una spinta quando non sono un mondo dove rifugiarsi per non affrontare le quotidianità, da quel mondo non bisogna farsi rapire, per non correre il rischio di vivere in un sogno e scordarsi di vivere la vita.