Repubblica del Congo, Angola e Mauritania: sono questi, stando a dati del Fondo monetario internazionale rielaborati dall’agenzia di stampa Bloomberg, i paesi africani più esposti alle conseguenze del rallentamento economico della Cina.
Nel 2014 più del 45% delle esportazioni della Repubblica del Congo, dell’Angola e della Mauritania erano destinate al paese asiatico. Nei primi due casi il bene di riferimento è il petrolio, nel terzo la polvere di ferro. Materie prime interessate da forti cali della domanda e dei prezzi internazionali: nel caso del greggio il ribasso è stato del 55% dal giugno scorso, in quello del minerale di ferro di circa un terzo nell’ultimo anno.
La riduzione degli introiti è già stata all’origine di due svalutazioni del kwanza da parte delle autorità di Luanda nonché di drastiche revisioni di bilancio per il 2015: se la Repubblica del Congo ha ridotto le spese da cinque a quattro miliardi e mezzo di dollari, l’Angola ha addirittura cancellato un quarto dell’intero budget.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)